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AUSTRALIAN OPEN

Melbourne: anche gli allenamenti diventano partite!

L'Australian Open istituisce il biglietto d'ingresso per le qualificazioni. Per attirare pubblico, durante gli allenamenti i big giocheranno alcuni set con arbitro e raccattapalle. Sessioni da 75 minuti diventeranno vere e proprie esibizioni. 

Riccardo Bisti
5 gennaio 2023

Bruciare 80 milioni non è uno scherzo. Per questo, Tennis Australia sta cercando di ritrovare la propria imponente forza economica. Per riuscirci, a partire dal 2023 metteranno – timidamente, quasi con imbarazzo – le mani nelle tasche degli appassionati. Per la prima volta nella storia, per assistere alle qualificazioni bisognerà pagare il biglietto. Si tratta di prezzi irrisori, specie per il tenore di vita del popolo australiano, ma il valore simbolico è enorme. Organizzare le edizioni del 2021 e del 2022 è stato un bagno di sangue economico. Nemmeno un prestito di 40 milioni è bastato per evitare di prosciugare le riserve di cassa. Lo stesso Craig Tiley ha ammesso che la passata edizione è terminata in rosso nonostante la doppia vittoria australiana (Ashleigh Barty nel singolare femminile e Kyrgios-Kokkinakis nel doppio maschile). E allora bisogna inventarsi qualcosa. L'obiettivo è importante: raggiungere quota 900.000 spettatori pur togliendo la gratuità alle qualificazioni. Il costo sarà poco più che simbolico: 10 dollari australiani (6,40 euro) per gli adulti, la metà per i ragazzi dai 3 ai 14 anni. La policy per i giovani è chiara: dovranno rientrare nel range d'età nel giorno in cui entreranno (e non in quello d'acquisto), ed essere accompagnati da un maggiorenne. Ingresso gratuito per i bambini sotto i 3 anni, a patto che non occupino un posto a sedere.

“Credo che sia un ottimo prezzo per entrare nell'impianto e assistere agli appassionanti match di qualificazione, ma soprattutto ai grandi allenamenti tra i top-players”. Ecco la novità: per invogliare l'acquisto, Tennis Australia ha raggiunto un accordo con i migliori giocatori. Nella fascia oraria dalle 15 alle 20 giocheranno veri e propri set di allenamento, con tanto di arbitro e raccattapalle, per un totale di 75 minuti. I possessori dei biglietti potranno dunque entrare nella Rod Laver Arena e seguire da vicino i Nadal e i Djokovic, le Swiatek e le Gauff, oltre agli idoli locali. Sembra una sorta di indennizzo per il pubblico, in quei giorni abituato a gironzolare gratuitamente per Melbourne Park. Non sarà più così, ma in cambio avranno uno spettacolo inedito. L'iniziativa si chiama Australian Open Welcome Week e si accompagna a un evento benefico, previsto alle 18.30 di mercoledì 11 gennaio. Alcuni dei migliori giocatori si raduneranno sulla Rod Laver Arena per la tradizionale esibizione pre-torneo. Nella fattispecie non c'è scopo di lucro: i proventi dei biglietti (25 dollari per gli adulti, 5 per i ragazzi) saranno destinati alle popolazioni ucraine. Sabato 14 ci sarà poi il Kids Tennis Day, con tantissime iniziative per i ragazzini, e anche in quel caso si pagherà l'ingresso.

ASICS ROMA
Tennis Australia ha raggiunto un accordo con i migliori giocatori: nella fascia oraria dalle 15 alle 20 giocheranno veri e propri set di allenamento, con tanto di arbitro e raccattapalle, per un totale di 75 minuti.

La settimana di avvicinamento all'Australian Open offre sempre un'esibizione di natura benefica. Quest'anno, i big raccoglieranno fondi a favore dell'Ucraina

Tiley è fiducioso che migliaia di appassionati affolleranno Melbourne Park già dal 9 gennaio. Ok, ma ci si domanda quale sarà l'incasso extra: ipotizzando 10.000 presenze al giorno, non si supererebbero i 400.000 dollari australiani. Meglio di nulla, ma Tennis Australia viaggia su un fatturato ben più ricco. Proveranno ad aumentare gli incassi anche con il tabellone principale, in particolare con una nuova policy per la John Cain Arena. Fino all'anno scorso era interamente disponibile per i possessori dei biglietti Ground, permettendo di creare un'atmosfera fantastica, quasi popolare. Non a caso, Nick Kyrgios adora giocare su quel campo. Dal 2023 non sarà più così: è stato istituito un nuovo ordine di biglietti, con posti riservati su questo campo. Non ci sarà esclusione totale: i possessori degli altri biglietti (Rod Laver, Margaret Court e Ground) potranno accedere all'unreserved seating area, ovviamente fino a esaurimento posti. La differenza di prezzo tra i biglietti Ground e quelli per la John Cain Arena rappresenterà il guadagno di Tennis Australia, e sarà ben più corposo rispetto a quello delle qualificazioni. La differenza iniziale era di 34 dollari (25 contro 69), ma la fluttuazione dei prezzi dei tagliandi ha portato a un aumento. Il Ground per i primi quattro giorni di gara costa 59 dollari, mentre è ormai pressochè impossibile trovare biglietti per la John Cain a meno di 80 dollari (a salire, ovviamente). In questo modo, l'Australian Open punta a garantirsi un incasso che possa rappresentare la base per una rinascita economica. La salute finanziaria è uno dei pilastri che dovrebbe garantire la permanenza del torneo a Melbourne.

Pochi giorni fa, Craig Tiley aveva ammesso che si era parlato seriamente di uno spostamento. Dopo aver ottenuto risposte incoraggianti dalla politica, ha cambiato registro. “Il torneo non andrà da nessuna parte – ha detto martedì – come da contratto, resteremo qui fino al 2046 e penso che sia andrà anche oltre”. Il CEO di Tennis Australia ha poi aggiunto di non essere preoccupato per la nuova policy di ingresso nel Paese per i viaggiatori provenienti dalla Cina, varata dal governo australiano per la complessa situazione Covid nel Paese asiatico. A partire da giovedì 5 gennaio, ogni viaggiatore provieniente dalla Cina dovrà sottoporsi a un tampone entro 48 ore dalla partenza e sarà autorizzato a partire soltanto in caso di esito negativo. Secondo Tiley non ci sarà un grosso impatto, poiché era già prevista una netta riduzione degli spettatori da quella zona. Ha poi ribadito che tutti i giocatori e le giocatrici cinesi sono già sbarcati in Australia e si sono sottoposti a tutti i protocolli. Con la mossa di Melbourne, dunque, lo Us Open rimane l'unico Slam a garantire l'accesso gratuito per le qualificazioni. Si tratta di uno spettacolo dal discreto valore: vi prendono parte quasi tutti i giocatori compresi tra la centesima e la duecentesima posizione, e sono previste una montagna di partite. È dunque lecito che gli organizzatori provino a monetizzare, sia pure strizzando l'occhio al concetto di promozione. Detto di quello che sarà in Australia, vale la pena vedere come si comportano gli altri Slam.

Il biglietto d'ingresso per le qualificazioni di Wimbledon costa 10 sterline

Il Roland Garros promuove le sue iniziative per la settimana delle qualificazioni

ROLAND GARROS
È l'unico Slam le cui qualificazioni si snodano su cinque giorni. Si gioca sui campi secondari (dal 2 al 14), inoltre è aperto il campo Suzanne Lenglen e si può assistere agli allenamenti. Nel 2022, i biglietti per le qualificazioni costavano 20 euro (10 per gli Under 25), ed era stato istituito anche un abbonamento: 70 euro per tutta la settimana (35 il ridotto). D'altra parte, la FFT ha investito moltissimo sulle strutture e deve in qualche modo monetizzare.

WIMBLEDON
In attesa del completamento dei lavori all'All England Club, che ha recentemente acquisito i terreni dell'adiacente golf club (si parla del 2028, anche se i residenti mugugnano e andranno superati alcuni scogli burocratici), i Championships sono l'unico Slam in cui le qualificazioni si giocano in una sede diversa, nella fattispecie il Bank of England Sports Centre di Roehampton, laddove c'è una distesa di 18 campi che permette di comprimere l'evento in quattro giorni (da lunedì a giovedì). I britannici, tra l'altro, sono gli unici a compilare il tabellone a qualificazioni già ultimate. Soltanto quattro campi sono dotati di posti a sedere (10, 11, 13 e 15) ma c'è la possibilità di sostare sugli altri campi... a patto di portarsi la propria sedia da casa! I biglietti costano 10 sterline e i proventi vanno alla Wimbledon Foundation. A causa della capienza limitata, si esauriscono piuttosto rapidamente.

US OPEN
A Flushing Meadows, le qualificazioni scattano al martedì e vanno avanti fino al venerdì. La settimana di avvicinamento allo Us Open, almeno fino al 2022, è stata vista come un forte strumento di promozione. Si può dunque accedere al Billie Jean King National Tennis Center in forma gratuita, assistendo alle qualificazioni e sbirciando gli allenamenti dei big. È ad accesso gratuito anche l'Arthur Ashe Kids Day, previsto al sabato prima dell'inizio del main draw, giornata densa di iniziative a favore dei ragazzini, compreso il coinvolgimento dei big in alcune esibizioni. Non solo è gratis: i primi 1.000 bambini ad arrivare ricevono in omaggio una racchetta messa a disposizione da Wilson.

Detto che gli Slam sono una realtà parallela rispetto al circuito, vale la pena segnalare i costi dei biglietti delle qualificazioni agli Internazionali di Roma. In attesa che i prezzi subiscano l'aggiornamento di inizio anno, fino al 31 dicembre la policy era la seguente (le qualificazioni si giocheranno lunedì 8 e martedì 9 maggio).

Lunedì 8 maggio
Grand Stand Arena – Tribuna 40 euro / Distinti 23 euro
Ground – 15 euro

Martedì 9 maggio
Grand Stand Arena – Tribuna 46 euro / Distinti 26 euro
Ground – 19 euro

Nel torneo gemello di Madrid si giocherà sul Campo Centrale (il Manolo Santana) già a partire dalle qualificazioni. Ecco i prezzi per le prime due giornate, il 24 e 25 aprile. Il 25 aprile si giocheranno i primi match di tabellone principale del femminile: non si sa cosa succederà a Roma, poiché gli organizzatori non hanno ancora comunicato la schedule del torneo, che invece è già disponibile nel dettaglio per il torneo di Madrid.

Lunedì 24 aprile
Posto Unico – 10 euro per ogni settore (palchi non in vendita)

Martedì 25 aprile
Posto Unico – 10 euro per ogni settore (palchi non in vendita)