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SERIE A1

Serie A1: quindici top 100, a marce ridotte

Scatta domenica una particolare edizione del Campionato di Serie A1, eccezionalmente spostato in estate. La collocazione e l'assenza della Bundesliga ha garantito buone rose, almeno sulla carta, ma ci sono due forti perplessità: i gironi con le gare di sola andata, troppo penalizzanti per chi ha due partite in trasferta, e il mistero su data, sede e superficie della finale.

Riccardo Bisti
2 luglio 2020

In questo strano 2020 ci siamo dovuti abituare a tante cose. Non è un trauma, dunque, vedere il Campionato di Serie A1 rivoluzionato. Nei tempi e nei modi. Per garantire un po' di tennis giocato, la FIT lo ha spostato dalla tradizionale collocazione autunnale. Si parte domenica 5 luglio... ma non si sa quando finirà. Già, perché la formula è ridotta (con gare di sola andata nei gironi) ma definita fino alle semifinali, previste il 26 luglio e il 2 agosto. La finale è to be allowed. È una grande anomalia: non si è mai visto iniziare un Campionato senza sapere dove e quando sarebbe terminato. Non è un dettaglio: avrebbero potuto almeno comunicare la superficie e il periodo in cui intendono giocarla. Dalle testimonianze che abbiamo ricevuto, sembra che la decisione di giocare in estate sia stata unilaterale, senza che i club siano stati consultati. Altra strategia rispetto alla Bundesliga, il principale campionato europeo a squadre, che quest'anno non si giocherà. La scelta è arrivata ad aprile e fu giustificata da Ulrich Klaus, presidente della Deutsche Tennis Bund: “La decisione di annullare tutte le partite di prima e seconda serie non è stata facile. Lo abbiamo stabilito in stretta consultazione con tutti i club interessanti, giungendo alla conclusione che la salute di tutti i soggetti coinvolti e il contenimento della diffusione del COVID-19 ha attualmente la massima priorità”. Una strategia, quella tedesca, particolarmente apprezzata da Fabio Campomori, presidente del CT Massa Lombarda, più piccola espressione tra i 16 club iscritti alla A1. "Sinceramente avrei preferito che si andasse direttamente al 2021 perché lo sport si trova in una situazione di stallo. Capisco riprendere il Campionato di calcio, ma i dilettanti non hanno ripreso. E noi siamo assimilabili a quello. Gli altri sport sono fermi: organizzarsi in fretta e furia costringe a sacrifici importanti in un momento difficile".

In un certo senso, dunque, la Serie A1 italiana va a prendere lo spazio solitamente occupato dai tedeschi. E per questo, forse, si può spiegare il buon numero di top-100 iscritti al nostro Campionato: sono quindici, tra cui dieci stranieri. La punta di diamante dovrebbe essere Roberto Bautista Agut, numero 12 ATP, in forza al New Tennis di Torre del Greco. Lo scorso anno non aveva giocato, quest'anno potrebbe marcare visita. Numeri alla mano, la squadra migliore ce l'ha il Tennis Club Italia di Forte dei Marmi, che può contare su ben quattro top-100: Struff, Sonego, Sinner e Travaglia. Gli ultimi anni di Serie A, tuttavia, ci hanno insegnato che non sono i nomi a fare la differenza, quanto la profondità della rosa e la competitività dei giocatori vivaio, ovvero quelli che sono stati tesserati (per almeno due anni) al club di appartenenza quando erano ragazzini. E poco importa se non ci si sono mai allenati. Per questo, è inevitabile indicare come favoriti i gialloblu del Park Genova, i quali potranno schierare in forma illimitata Gianluca Mager e Lorenzo Musetti. Potenzialmente, potrebbero mettere in campo un Dream Team ogni settimana. "Anche noi abbiamo puntato molto sul vivario - continua Campomori - sinceramente non capisco molto chi ha speso parecchio per il numero 1 e il numero 2, trovandosi costretto a schierare dei vivaio meno competitivi"

"Giocare a luglio è l'unico modo per far svolgere il campionato. A ottobre sarebbe stato impossibile, perché i giocatori saranno tutti impegnati nel circuito. Ce ne rendiamo conto, anche se per i circoli non è semplice” Contino Salvi, CT La Vela Messina

Roberto Bautista Agut ha contribuito al successo della Spagna in Coppa Davis. Darà il suo apporto anche a Torre del Greco in Serie A1?

Per il resto – come sempre – la differenza la faranno due cose: la disponibilità dei big (esempio: Paolo Lorenzi riuscirà ad arrivare dagli Stati Uniti per giocare a Crema?) e il livello medio dei vivaio. Ricordiamo che il regolamento obbliga a schierarne almeno due in singolare in ciascuna partita. E allora va da sé che saranno decisivi. Prendiamo il TC Italia: nonostante una rosa da urlo, saranno costretti a schierare titolari Marco Furlanetto ed Edoardo Graziani, rispettivamente 2.3 e 2.5. Il tutto nonostante siano il decimo e il dodicesimo giocatore della squadra. La FIT ha deciso così, diversi anni fa, abbassando il livello del Campionato. I club hanno dovuto adeguarsi. Dando un'occhiata al livello dei vivaio, scopriamo che la loro classifica media è intorno al 2.3. Gli unici prima categoria sono il già citato Mager e Filippo Baldi, campione in carica con il suo Selva Alta di Vigevano. Cambiano anche le regole. La principale riguarda la durata del girone: niente più andata e ritorno, con il fastidioso effetto che alcune squadre giocheranno due gare in casa, altre una soltanto. Le conseguenze possono essere enormi sia sul piano tecnico che su quello economico.

Ogni match inizierà alle 15 e i singolari sono stati accorciati: come accaduto agli Assoluti (almeno fino ai quarti), al posto del terzo set si giocherà un super tie-break a dieci punti. Meno stringenti le norme sull'illuminazione, che tante polemiche hanno generato in passato: basteranno 200 lux contro i 400 richiesti di solito. Normale, visto che gran parte della giornata si giocherà con luce naturale. “Non c'è dubbio che sia un periodo anomalo – racconta Contino Salvi, DS del TC La Vela Messina, finalista in carica – però è anche l'unico modo per giocare il campionato. A ottobre sarebbe stato impossibile, perché i giocatori saranno tutti impegnati nel circuito. Ce ne rendiamo conto, anche se per i circoli non è semplice”. In effetti, lascia perplessi la decisione di giocare i match di sola andata. In sintesi: le 16 squadre sono divise in 4 gironi da quattro, con ciascuna vincente che accede alle semifinali scudetto. Le seconde mantengono la Serie A1, terze e quarte giocheranno i play-out in un tabellone a otto, da cui scaturiranno le quattro retrocesse. Tuttavia, i gironi con sole tre partite rischiano di falsare l'esito, con chi avrà due match in casa e chi dovrà sobbarcarsi due trasferte. “Non c'è dubbio che qualcuno sarà svantaggiato, ma ci sono stati dei sorteggi in tal senso. Era impossibile fare un campionato come l'anno scorso. Forse si poteva fare più compresso come in Francia, con match infrasettimanali, ma anche in questo caso qualcuno avrebbe potuto avere dei vantaggi. Qualsiasi decisione avrebbe lasciato scontenti”. Le incertezze economiche di Messina sono presenti anche a Massa Lombarda: per un attimo, hanno pensato a non iscrivere la squadra (il che avrebbe comportato l'automatica retrocessione in A2: non drammatico. In passato, un'infrazione del genere costava la Serie D). "Ma abbiamo vinto le nostre perplessità pensando ai giovani, anche per loro non ci è sembrato giusto rinunciare - dice Campomori - ci eravamo rafforzati con un paio di stranieri, ma probabilmente non li chiameremo e giocheremo con la squadra che si era formata in A2. Questo, per noi, sarà il quinto anno nella massima serie".

I top 100 iscritti alla Serie A1
  • 1
    Jiri Vesely (n.65) - CT PALERMO
  • 2
    Egor Gerasimov (n. 69) - CT MAGLIE
  • 3
    Roberto Bautista Agut (n. 12) - NEW TENNIS TORRE DEL GRECO
  • 4
    Jan Lennard Struff (n.34) - TC ITALIA
  • 5
    Lorenzo Sonego (n.46) - TC ITALIA
  • 6
    Jannik Sinner (n.73) - TC ITALIA
  • 7
    Stefano Travaglia (n.86) - TC ITALIA
  • 8
    Attila Balazs (n.76) - TC MATCHBALL SIRACUSA
  • 9
    Salvatore Caruso (n.100) - TC VELA MESSINA
  • 10
    Pierre Hugues Herbert (n.71) - SPORTING CLUB SASSUOLO)
  • 11
    Roberto Carballes Baena (n.99) - SPORTING CLUB SASSUOLO
  • 12
    Pablo Andujar (n. 53) - PARK GENOVA
  • 13
    Gianluca Mager (N.79) - PARK GENOVA
  • 14
    Marton Fucsovics (n.86) - TC GENOVA
  • 15
    Aljaz Bedene (n.62) - TENNIS COMUNALI VICENZA
Pablo Andujar in campo con la divisa del Park Tennis Genova
  • 2.3
    La classifica FIT media dei migliori giocatori "vivaio" delle sedici squadre iscritte alla Serie A1 maschile. Ogni squadra è obbligata a schierarne almeno due in ciascun incontro intersociale.

La sensazione è che la FIT abbia fatto bene a salvare il Campionato, vista la sua importanza nel sostentamento dei giocatori. Inoltre, la scelta di collocarlo in estate è corretta. In assenza di competizioni internazionali, la disponibilità dei giocatori dovrebbe essere maggiore ed evitare i salti mortali a cui siamo abituati in autunno. L'assenza della Bundesliga, poi, dovrebbe favorire la competitività. Rimangono forti dubbi sulla scelta della formula: sarebbe bastato imitare Francia o Germania, in cui si gioca mercoledì e sabato. In questo modo si sarebbero giocate le canoniche sei partite (preservando la regolarità) senza allungare il campionato. Peccato. E poi c'è la forte incognita per le finali. Possibile che nell'imminenza del Campionato non si conoscano data e superficie? Giocarla il 9 agosto, nell'imminenza della trasferta americana per molti giocatori, potrebbe essere un rischio. Ma se si decide di rinviarla... a quando? Insomma, un'assenza di chiarezza che i circoli avrebbero meritato, se non altro in virtù dei sacrifici a cui si sottopongono. A maggior ragione in un periodo difficile, in cui il COVID-19 ha messo in ginocchio i conti di diversi club.

Pensate che in A2 femminile c'è il caso del CT Ceriano Laghetto, le cui giocatrici hanno scelto di giocare ugualmente senza percepire compensi. “Anche nel nostro caso gli investimenti si sono ridotti – dice Salvi – anche perché si è dimezzato il numero delle partite. I nostri giocatori sono stati molto bravi: hanno capito, sono venuti incontro al circolo e noi abbiamo fatto altrettanto. L'importante è rendere i giocatori contenti: e poi gli accordi si chiudono in due, quindi la soddisfazione deve essere reciproca”. Riduzione degli investimenti anche a Massa Lombarda: "Direi che la si può quantificare dal 30 al 50% - conclude Campomori - stiamo cercando di capire la situazione, le aziende sono ripartite, qualche aiuto è arrivato, non si può licenziare, ma la situazione non è come prima del COVID. E già allora non era delle migliori. Spero di sbagliarmi, ma ho paura che in autunno i nodi verranno al pettine". Due parole sulla A1 femminile, campionato sempre più svalutato. Come accade da qualche anno, non ci sono top-100 in gara. La giocatrice di più alta classifica è la spagnola Aliona Bolsova (n.102 WTA), tesserata dalla Canottieri Casale Monferrato, che ha inserito in rosa anche Sara Errani. Mancano le due migliori azzurre (Giorgi e Paolini), in un campionato che vede tra le favorite il solito TC Prato, che può contare su Martina Trevisan e Lucrezia Stefanini come elementi del vivaio. Oltre alla Trevisan, l'unica prima categoria schierabile senza limiti è Jessica Pieri dal Tennis Lucca. Può fare il colpaccio proprio Casale Monferrato: oltre ad avere una buona vivaio (la promettente Lisa Pigato), avrebbe un Dream Team: Bolsova, Buzarnescu, Errani e Rubini. Tutto dipenderà dalla loro disponibilità.

Il Tennis Club Prato ha vinto cinque delle ultime sette edizioni del Campionato femminile (Foto by Marta Magni)