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VERSO LO US OPEN

L'indizio: Djokovic potrebbe giocare fino al 2025

Novak Djokovic annuncia il rinnovo con Lacoste fino al 2025. Il nuovo accordo dovrebbe essere più ricco del precedente (9,4 milioni annui) e fa pensare a un prolungamento della carriera fino ai 38 anni, con tanto di Olimpiadi parigine. Ma adesso c'è uno Slam da conquistare: “Vincerà il torneo” dice McEnroe.

Riccardo Bisti
25 agosto 2021

Pochi giorni dopo gli annunci di Federer e Nadal, che torneranno in campo solo l'anno prossimo (nel caso di Federer si spera semplicemente che torni...), giunge notizia che Novak Djokovic potrebbe andare avanti per altri quattro anni. È una semplice deduzione, ma forse non è un caso che abbia rinnovato con Lacoste fino a tutto il 2025. La notizia è stata ufficializzata martedì con un tweet del coccodrillo francese. “Partner dal 2017, Lacoste e Novak Djokovic sono orgogliosi di annunciare che la loro collaborazione è stata prolungata fino al 2025. Lo straordinario atleta e numero 1 del mondo condivide gli stessi valori con il Coccodrillo Francese: coraggio, impegno ed eleganza”. L'annuncio arriva con Djokovic già sbarcato a New York dopo la delusione olimpica, un po' di riposo e la ripresa degli allenamenti in Montenegro. Pienamente ricaricato, ha già effettuato un paio di allenamenti con Vasek Pospisil e Casper Ruud. Intendiamoci: una partnership può essere onorata in mille modi. il rinnovo con un'azienda non significa che giocherà fino alla scadenza del contratto.

Ci sono tanti esempi: Becker e Agassi rinnovarono (rispettivamente con Lotto e Adidas) con contratti evidentemente più lunghi rispetto a quanto avrebbero potuto giocare. Per non parlare di Roger Federer, che nel 2018 ha firmato un contratto decennale con UNIQLO. Si vocifera che il compenso si attesti sui 30 milioni annui. I giapponesi sapevano benissimo che la carriera dello svizzero era agli sgoccioli, ma hanno fatto i loro conti. Tuttavia, il rinnovo di Djokovic (il contratto sarebbe scaduto nella primavera 2022) ha una durata sensata, come se fosse frutto di un'attenta pianificazione. A fine 2025 avrà 38 anni e la sua carriera avrà superato i venti di attività (è diventato professionista nel 2003). Le sue attuali condizioni fisiche, la straordinaria cura del suo corpo e la notevole elasticità muscolare fanno pensare che possa tranquillamente reggere altre quattro stagioni. Allo stesso tempo, 38 anni sembrano un'età più che adeguata per cessare l'attività. Dovesse andare così, avrebbe ancora 17 Slam davanti a sé. Ne vincesse quattro, raggiungerebbe Margaret Court come atleta con più Slam in tasca, uomini e donne compresi. E poi ci sono le Olimpiadi del 2024, che si terranno a Parigi: guarda un po', la patria di Lacoste.

ASICS ROMA
A fine 2025 avrà 38 anni e la sua carriera avrà superato i venti di attività. Le sue attuali condizioni fisiche, la straordinaria cura del suo corpo e la notevole elasticità muscolare fanno pensare che possa tranquillamente reggere altre quattro stagioni.

Il tweet con cui Lacoste annuncia il prolungamento dell'accordo con Novak Djokovic fino al 2025

Un po' di storia: nei primi anni di carriera, Djokovic ha vestito Adidas. Nel 2009 ha siglato un accordo di dieci anni con Sergio Tacchini, che prevedeva il lancio di una linea di produzione in Serbia. Tuttavia, il contratto prevedeva importanti bonus in caso di vittorie. Nel 2011 Djokovic è diventato numero 1, arrivando a meritare compensi astronomici. Facendo fatica a onorarli, l'azienda ormai italo-cinese chiuse il contratto nella primavera del 2012. Fu allora che subentrarono i giapponesi di UNIQLO, che misero sul piatto un accordo quinquennale da 6 milioni all'anno. Cinque anni straordinari, nei quali Djokovic ha conquistato sette titoli del Grande Slam. L'accordo è arrivato a scadenza, ma non è stato rinnovato. Forse Djokovic puntava più in alto, o forse UNIQLO stava già pensando al colpo Federer. Sul finire del 2016, tra l'altro, emersero alcune indicrezioni secondo cui Nike avrebbe potuto tentare l'assalto al serbo.

I fatti raccontano che Nole ha poi siglato il primo contratto con Lacoste, secondo indiscrezioni foriero di ben 9,4 milioni all'anno. Da allora ha vinto otto Slam, ha battuto il record di settimane al numero 1 ATP e adesso ha davanti a sé la missione più affascinante: completare il Calendar Grand Slam, impresa che manca da 52 anni. I dettagli economici non sono stati resi noti, ma c'è da credere che sia ancora più ricco del precedente. Tra l'altro, Djokovic ha la facoltà di avere un altro sponsor per le calzature. Anche se Lacoste produce scarpe da tennis, nel 2018 il serbo ha siglato un accordo con ASICS dal dopo aver giocato per diversi anni con Adidas. Lo scorso maggio è stato annunciato il rinnovo. In questi anni con Lacoste, Djokovic ha realizzato un importante progetto educativo durante la prima ondata della pandemia: accettò che parte dei ricavi della vendita di alcuni prodotti fosse destinato a cinque associazioni che lavorano nel campo dell'educazione. “Dato che il mio impegno attraverso la Novak Djokovic Foundation è simile, è stato essenziale creare una causa comune per aiutare il maggior numero possibile di bambini” disse il serbo.

Novak Djokovic veste Lacoste dal maggio 2017

Nella giornata di martedì, Novak Djokovic si è allenato con Casper Ruud

La rinnovata partnership scatterà con lo Us Open, in cui sarà chiamato alla storica impresa Slam. È chiaramente il favorito del torneo, e secondo John McEnroe gli ostacoli principali non saranno gli avversari. Nel briefing pre-torneo con ESPN, è stato chiaro: “Prevedo che vincerà il torneo – ha detto – già prima di Wimbledon, sentivo che avrebbe centrato il Grande Slam. E immaginavo che non avrebbe vinto le Olimpiadi: il format 2 su 3, il lungo viaggio, l'assenza del pubblico e tutto il resto credo che abbiano contribuito. Il caldo è la cosa più importante. Il caldo potrebbe essere un problema per qualsiasi giocatore, e potrebbe essere un fattore decisivo nel caso dovesse perdere, magari in un match programmato di giorno. In caso contrario, penso che vincerà”. Hanno insistito, chiedendogli chi potrà essere la principale minaccia per Djokovic. Lui non ha cambiato posizione: “Il più grande ostacolo sono le condizioni di gioco. Il caldo potrebbe influenzare più lui che il suo avversario.

Pensavamo che Medvedev avrebbe potuto vincere in Australia, ma Novak gli ha dato una lezione. Shapovalov ha giocato una grande semifinale a Wimbledon, ma nei momenti importanti non incassava punti. L'anno scorso Thiem lo aveva quasi battuto in Australia, ma non ce l'ha fatta. Tra i ragazzi più forti di ora (Zverev, Tsitsipas, Medvedev) non so chi sia nelle migliori condizioni per farcela. Dovessi dirne uno, credo che sarà uno di questi tre. Non credo che elementi come Isner e Opelka possano essere insidiosi sulla lunga distanza. Però bisogna considerare l'enorme pressione che avrà sulle spalle”. Forte del nuovo contratto Lacoste, Djokovic si presenta stra-favorito a questo Us Open, con i bookmakers che pagano esattamente come a Wimbledon (la sua vittoria è data a 1.75) e il principale rivale, l'ultimo in grado di batterlo, che gli ha riversato addosso i galloni di favorito. “Stiamo giocando bene in tanti, ma Novak sarà il favorito a New York. E sarà fresco fisicamente” ha detto Alexander Zverev dopo il successo a Cincinnati. La missione è già cominciata.