Australian Open 2024, il torneo più visto di sempre

Più giorni significa più sessioni, dunque più incassi. Il pubblico ha risposto alla grande, visto che domenica 14 gennaio hanno affollato Melbourne Park ben 87.705 spettatori, più di quanti avevano seguito le qualificazioni nel 2023 (e a prezzi più elevati). La mossa di business, tuttavia, non cancella l'enorme successo del torneo. Anche togliendo gli spettatori della prima giornata, il record di pubblico sarebbe stato polverizzato: a parità di giorni di gara, nel 2024 ci sono stati 933.058 spettatori, oltre l'11% in più dell'anno scorso. Il tutto in un'edizione senza Federer, senza Nadal e – per il nono anno consecutivo – senza australiani nei quarti del singolare maschile. Significa che il torneo funziona a prescindere dai suoi protagonisti. Da un lato è vero che Tennis Australia fa un lavoro straordinario a prescindere dalla vicenda agonistica, strizzando l'occhio ai non fanatici con eventi collaterali e luoghi di intrattenimento, ma non c'è dubbio che la fame di tennis la faccia da padrone. C'era talmente tanto pubblico che diversi appassionati hanno affollato le tribune durante i doppi femminili, perché altrove era impossibile trovare posto.

Senza contare quanto accaduto in occasione di alcuni allenamenti di Novak Djokovic, quando c'era una coda infinita per entrare nel campo di riferimento (non esattamente un “campetto”, ma un impianto con circa 1.000 posti a sedere). Insomma, l'Australian Open funziona alla grande e gli organizzatori se la ridono, così come l'intera comunità del Victoria. I dati sulle transazioni di National Australia Bank raccontano che sono stati investiti 482 milioni locali in alloggi, ospitalità e turismo. Ma il fenomeno non si limita all'Australia, visto che nel 2023 tutti i quattro Slam avevano fatto registrare il loro record assoluto di pubblico. Lo Us Open aveva accolto 957.387 spettatori (799.402 per il solo main draw), mentre gli Slam europei sono più indietro per ragioni logistiche e strutturali. Ad ogni modo, i 633.222 spettatori del Roland Garros e i 532.651 di Wimbledon non sono cifre trascurabili. Se i francesi sono stati i primi a inventarsi il torneo di quindici giorni, con il main draw al via di domenica, a Londra hanno abbandonato l'abitudine ultrasecolare del riposo nella Middle Sunday, portando da 13 a 14 i giorni di main draw. E i piani d'ampliamento dell'All England Club porteranno il torneo in un'altra dimensione, anche se ci vorrà ancora qualche anno.

Sarà pur vero che il tennis sta vivendo una fase di transizione, e che deve fronteggiare la concorrenza interna di padel e pickleball, ma sembra ancora attualissima un'antica frase di Rino Tommasi. “Il tennis sarà pure in crisi, ma ovunque vada si registrano record di pubblico e ascolti”. Frase valida anche per l'Australian Open 2024, sia in ambito domestico che globale. Channel 9 ha registrato un aumento del 9%. Tra i tanti numeri snocciolati da Tennis Australia, vale la pena segnalare che il 70% dei telespettatori che hanno seguito l'ottavo di finale tra Andrey Rublev e Alex De Minaur erano giovani tra i 19 e i 39 anni, dato in controtendenza rispetto a quelli secondo cui il telespettatore medio ha un'età piuttosto avanzata. Nel resto del mondo, le cose sono andate ancora meglio: la visione complessiva è aumentata del 45,5%. Australia a parte, i Paesi in cui il torneo è stato più visto sono stati Cina, USA, Polonia e... Italia (indovinate un po' perchè).

In Cina, semifinali e finali di Qinwen Zheng hanno superato i 5 milioni di spettatori, mentre i dati italiani sono ben noti. Il comunicato di Tennis Australia ricorda che Sinner-Medvedev ha fatto registrare il record di sempre per Eurosport Italia (canale visibile dal 1989), e che nel nostro Paese c'è stato un incremento del 304%. Anche negli Stati Uniti, laddove il tennis non è tra le discipline più seguite, i dati hanno fatto registrare una crescita importante grazie al buon torneo di Coco Gauff. Una miriade di numeri che vanno in un'unica direzione: il tennis non è in crisi, anzi, è più in salute che mai. Oltre un milione di spettatori per un singolo torneo rappresentano una cifra impressionante, anche perché negli ultimi dieci anni c'è stata un'impennata ben più marcata rispetto al decennio precedente: nel 2004, l'Australian Open raccolse 521.691 spettatori. Nel 2014 furono 643.280. Numeri che certificano una crescita che sembra indipendente dai protagonisti in campo. Per chi ama il tennis nella sua essenza più pura, dunque, non potrebbe esserci notizia migliore.