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Sconfitto e hackerato: il compleanno nero di Felix

Neanche il torneo di casa risolleva Felix Auger-Aliassime. Perde la settima partita sulle ultime otto giocate, inoltre un attacco hacker a Tennis Canada avrebbe portato nel dark web i suoi contratti di rappresentanza. “Ma sto bene di testa e, finalmente, anche di fisico. Mi piace pensare che i risultati torneranno alla svelta”.

Riccardo Bisti
9 agosto 2023

Non è bastata nemmeno la scossa emotiva di qualche ora prima, quando il team canadese di Coppa Davis ha posato insieme all'Insalatiera sul campo centrale di Toronto. Di quella squadra (che strozzò in gola l'urlo all'Italia) sembrano essere rimaste soltanto macerie. Se Denis Shapovalov non ha nemmeno giocato il torneo di casa (e ha rinunciato anche a Cincinnati), fa ancora più rumore il momentaccio di Felix Auger-Aliassime. Nel giorno del suo 23esimo compleanno si è arreso a Max Purcell col punteggio di 6-4 6-4. Più che le parole, sono i dati a preoccupare. Allo spettacolare 2022 è seguita una stagione pessima, la peggiore della sua carriera. Il bilancio di Felix è di 13 vittorie e altrettante sconfitte, ma dalla primavera a oggi i numeri sono drammatici: dopo aver inizio con un accettabile 11-5, quella di Toronto è la settima sconfitta nelle ultime otto partite giocate. L'unico successo è arrivato a Lione contro Pablo Llamas Ruiz. Travolto dalla negatività, ha provato a razionalizzare. “Intanto sto bene fisicamente, negli ultimi giorni mi ero allenato bene – ha detto – provo a pensare che sia soltanto una questione di tempo. Non è la prima volta che sono in crisi, mi è già capitato di avere 1-2 mesi di difficoltà”.

Il problema è di natura fisica: prima si è fatto male alla spalla, poi (prima di sfidare Fognini al Roland Garros) ha sofferto di problemi intestinali. Ma il guaio principale è il ginocchio sinistro, colpito da una tendinopatia che lo tormenta da mesi. “Non è niente di grave, ho soltanto dovuto convivere con il dolore” dice Auger-Alissiame, che però giura di aver risolto il problema. Però i numeri sono impietosi: tra una frase fatta e l'altra, ha ammesso di sentirsi come quando aveva 18 anni. “Andavo in campo e non ero sicuro di me, le cose non andavano per il verso giusto e mi chiedevo perché. Sono un tennista migliore rispetto ad allora, ma non è che ho tutte le soluzioni e all'improvviso risolvo il problema. Devo mostrarmi uomo, non devo avere paura di perdere e affrontare il problema a testa alta”. Aveva già perso contro Purcell alle Olimpiadi, ma stavolta aveva grandi aspettative. Lui è di Montreal, dunque il vero torneo di casa si gioca negli anni pari, però la suggestione di rinascere in casa era grande. Aveva persino scelto di giocare a Washington (KO contro Watanuki) per presentarsi in Canada con un po' di tennis sulle gambe. Niente da fare: ha servito male (5 ace e altrettanti doppi falli) e non ha saputo decifrare il servizio dell'australiano.

L'ultimo servizio vincente di Max Purcell spegne l'entusiasmo del Sobeys Stadium di Toronto

«Anche se oggi ho compiuto 23 anni, mi sento ancora come quando ne avevo 18. Sono un giocatore migliore, ma non ho tutte le soluzioni per risolvere all'improvviso ogni problema» 
Felix Auger-Aliassime
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A sentire le sue parole, tuttavia, non sembra essere entrato nel buco nero di cui ha parlato Matteo Berrettini nella recente intervista sul Corriere della Sera. “Sul piano mentale sto bene – dice – nell'ultimo mese sono stato a casa, ho individuato l'origine del problema e l'ho risolto. Se ritrovo fisicità i risultati arriveranno, magari anche alla svelta, perché oggi ho più esperienza. Quanto al torneo, è sempre stato importante per me. Un giorno spero di poterlo vincere”. Il tennis, tuttavia, non è l'unica preoccupazione di Felix. Abbiamo parlato di buco nero, e il 23esimo compleanno di Auger-Aliassime è stato inquinato da un'altra brutta notizia, diffusa dal Journal du Montreal. Testata che strizza l'occhio al sensazionalismo, ok, ma sono giunte conferme: un paio di mesi fa, Tennis Canada è stata vittima di un attacco informatico. Tra i dati usurpati dagli hacker ci sarebbero anche i contratti di rappresentanza di Leylah Fernandez e dello stesso Auger-Aliassime, comprensivi dei loro compensi.

“Tutto ciò che può compromettere la sicurezza finanziaria di Felix e le sue informazioni personali è preoccupante – ha detto Bernard Duchesnau, agente del tennista – non è il massimo apprendere una notizia del genere dai giornalisti, per noi diventa una priorità e la gestiremo insieme a Tennis Canada”. I fatti risalirebbero all'8 giugno, quando un dipendente della federtennis canadese sarebbe caduto in un errore piuttosto comune: ha cliccato su un sito pericoloso o ha aperto un file dannoso. A quel punto si sarebbe verificato un fenomeno denominato ramsonware: gli hacker avrebbero chiesto un pagamento per non divulgare i dati di cui erano entrati in possesso (si tratterebbe di migliaia di documenti). Tennis Canada ha rifiutato, dunque l'1 agosto i documenti sarebbero finiti nel dark web. Una sorta di Wikileaks di portata inferiore, ma ugualmente fastidiosa per i diretti interessati. Tennis Canada sostiene di aver avviato un'indagine da cui non sarebbero emerse prove sul fatto che i giocatori fossero interessati. “Per questo non li abbiamo avvisati – dice il portavoce Marc-Antoine Farly – siamo sinceramente dispiaciuti per la situazione e stiamo offrendo agli atleti tutta la protezione necessaria, compreso un servizio di monitoraggio del credito”.

La squadra canadese di Coppa Davis posa insieme all'Insalatiera durante il torneo di Toronto

La striscia negativa di Felix Auger-Aliassime: non vince una partita da maggio

La situazione si sarebbe risolta: Ok, ma se la fuga di dati si è concretizzata, il potenziale danno è comunque in giro per il web. Più che la parte economica (è noto che un giocatore del suo livello guadagni molto bene, ed è probabile che Tennis Canada abbia ricompensato a dovere l'artefice dello storico successo in Davis), il timore di un furto di dati personali non deve essere il massimo. Felix ha uno staff che si occupa di queste cose e adesso – più che mai – deve concentrarsi sul tennis. La classifica non risente ancora della crisi: le cambiali arriveranno tra un paio di mesi, quando sarà chiamato a confermare le 16 vittorie di fila raccolte tra ottobre e novembre 2022, con i successi a Firenze, Anversa, Basilea e la semifinale a Parigi Bercy. Perse due partite su tre alle ATP Finals, ma poi fu impeccabile alle Davis Cup Finals. A proposito di Davis, il Canada è proprio nel girone dell'Italia, che il prossimo 13 settembre potrà prendersi una bella rivincita.

Le premesse sono diverse: oltre alle difficoltà di Felix ci sono quelle di Shapovalov, senza dimenticare il lungo stop da cui è reduce Vasek Pospisil. Provano a consolarsi con i giovani Gabriel Diallo (sorpresa del giorno a Toronto, con una bella vittoria su Evans) e Alexis Galarneau, rispettivamente n.141 e 192 ATP. E chissà che Frank Dancevic non provi a convincere il suo vecchio amico Milos Raonic, che in questi giorni sta vivendo una piccola favola. A Filippo Volandri interessa il giusto: sa che l'Italia deve guardare a se stessa, ma ci sono tutte le premesse affinché gli azzurri possano prendersi il primo posto del girone. Non crediamo, tuttavia, che oggi la Davis sia in cima ai pensieri di Felix Auger-Aliassime. Dopo aver archiviato la terza sconfitta (su tre match) nel giorno del suo compleanno, dovrà rifugiarsi – ancora di più – nello slogan di suoi dei suoi sponsor, il brand di orologi Tag-Heuer. “Don't Crack Under Pressure”. Non crollare quando sei sotto pressione. Felix non ne aveva mai avuta così tanta.