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Australian Open quarantine information

Vi forniamo il dettaglio delle misure previste da Tennis Australia per la quarantena in vista dell'Australian Open. Potranno entrare nel Paese 1.000 persone. Tra limitazioni sugli accompagnatori, sostanziosi rimborsi e sanzioni molto severe, le due settimane di isolamento saranno molto dure. Ma d'altra parte è così che l'Australia ha raggiunto il contagio zero...

Riccardo Bisti
17 dicembre 2020

Qualcuno avrà storto il naso, ma c'è un motivo se in Australia ci sono state meno di 30.000 positività al COVID. Nel documento fatto pervenire ai giocatori in vista dell'Australian Open 2021, si scrive con un certo orgoglio che la città di Melbourne e lo stato del Victoria non fanno registrare un singolo caso da oltre 40 giorni (tre cicli completi di incubazione). A Melbourne, la vita è tornata alla normalità dopo oltre tre mesi di lockdown duro, in cui era consentito uscire un'ora al giorno, solo per fare la spesa o svolgere esercizio fisico. Uno sforzo clamoroso, che il governo non vuole vanificare per permettere lo svolgimento di un torneo di tennis. La forza economica dell'Australian Open, tuttavia, ha permesso di salvarlo, sia pure a costo di un notevole sacrificio per i giocatori. In attesa che i dettagli vengano ufficializzati, possiamo anticiparvi – con assoluta precisione – i contenuti dell'ultimo documento fatto pervenire ai giocatori, in cui è spiegato tutto quello che potranno (e non potranno) fare.

C'è un punto cardine: il governo ha stabilito in 1.000 il numero limite di persone autorizzate a entrare nel Paese per ragioni legate all'Australian Open. Per questo, è stato deciso di spostare altrove il torneo di qualificazione (uomini a Doha, donne a Dubai) e ridurre al minimo il numero di accompagnatori. Sul punto, Tennis Australia è chiara: gli ammessi di diritto al main draw (più i top-10 di doppio) potranno viaggiare con un massimo di due persone, mentre tutte le altre categorie potranno avere soltanto una persona accanto. A tali restrizioni non sono sottoposti i bambini sotto i 3 anni, i quali – ovviamente – dovranno comunque effettuare il periodo di quarantena. “Siamo consapevoli del fatto che alcuni vorrebbero qualche persona in più, mentre altri potrebbero non usufruire delle persone a loro assegnate”. Per questo – e nel rispetto del numero limite di 1.000 ingressi – è stato deciso di venire incontro ai giocatori in questo modo: chi vorrà più persone con sé dovrà effettuare richiesta via mail, mentre chi sceglierà di averne meno avrà un rimborso di 7.000 dollari australiani (circa 4.350 euro). Traduzione: se un giocatore ammesso al main draw porterà con sé una sola persona, avrà il rimborso (oltre a ogni spesa pagata: viaggio, alloggio e vitto di 100 dollari al giorno). La convenienza economica è notevole, anche perché le due settimane di quarantena saranno particolarmente dure.

ASICS ROMA
“Il test nasofaringeo è attualmente il più accurato per rilevare il COVID-19: tuttavia, c'è un piccolo margine di errore. Per questo, ogni positivo avrà il diritto di effettuare un secondo test. La decisione finale, tuttavia, spetterà alle autorità”
Tennis Australia
Dopo aver chiesto un grande sforzo ai suoi cittadini, l'Australia è ormai praticamente libera dal COVID

L'arrivo a Melbourne dovrà essere obbligatoriamente tra il 15 e il 16 gennaio (vista la scarsità di voli commerciali, saranno approntati voli charter da Dubai, Singapore e – se necessario – Los Angeles). Prima del 15 gennaio, soltanto i cittadini australiani e i loro parenti potranno entrare nel territorio australiano. Durante i 14 giorni di quarantena si potrà condividere la stanza con altre persone, “ma vi avvisiamo che se qualcuno dei vostri contatti stretti risulterà positivo, questo avrà effetto diretto anche su di voi” recita il documento. Confermate le indiscrezioni sulla possibilità di allenarsi durante il periodo. I giocatori (più un accompagnatore, a loro scelta) potranno uscire per un tempo stimato in circa cinque ore, così ipotizzato: due ore di allenamento sul campo, un'ora e mezza in palestra più un'ora per recupero e pasti. Ma sarà una vera e propria libertà vigilata, soprattutto per l'azzeramento dei contatti. Nella prima settimana ci si potrà allenare soltanto con un altro giocatore: significa che saranno creati dei mini-gruppi di 4 persone (i due giocatori più il rispettivo accompagnatore), i quali dovranno aver iniziato la quarantena nello stesso giorno e risiedere nello stesso hotel. Tali gruppi sono definiti cohort e non si potrà uscirne, trasporti compresi. Nella seconda settimana, si potrà avere accesso a un altro cohort: significa che il gruppo si estenderà a otto persone e ogni singolo giocatore potrà avere fino a 3 sparring partner. Al momento della prenotazione, ogni tennista potrà indicare il giocatore con cui vorrà allenarsi nella prima settimana. In caso contrario, gliene sarà assegnato automaticamente uno.

Durante la quarantena, le cinque ore già descritte saranno l'unica possibilità di uscire dalla propria stanza d'albergo. Non ci saranno eccezioni e nemmeno la possibilità di affittare appartamenti privati. Inoltre, i giocatori saranno testati cinque volte, nei giorni 1, 3, 7, 10 e 14. In caso di positività, il diretto interessato e i suoi contatti saranno isolati per quattordici giorni. Se la positività dovesse arrivare durante il torneo, il giocatore sarà automaticamente escluso e sottoposto a quarantena. “Il test nasofaringeo è attualmente il più accurato per rilevare il COVID-19 – scrivono gli organizzatori – tuttavia, c'è un piccolo margine di errore. Per questo, ogni positivo avrà il diritto di effettuare un secondo test. La decisione finale, tuttavia, spetterà alle autorità”. Qualora un giocatore fosse escluso dall'Australian Open a causa di una positività, gli sarà corrisposto il 50% del prize money. Dovesse accadere a torneo iniziato, avrà il denaro conquistato fino a quel momento. Il ritiro sarà considerato alla stregua di un qualsiasi forfait. Sono particolarmente severe le sanzioni per qualsiasi violazione al regime di quarantena. I trasgressori potranno incorrere in squalifica, confisca del prize money, quarantena ancora più lunga, isolamento in un hotel stabilito dal governo e addirittura l'espulsione dal paese.

L'Albert Reserve Tennis World, unica sede preposta agli allenamenti (oltre a Melbourne Park)
Lo spot promozionale dell'Australian Open 2021

La buona notizia, per i giocatori, è che al termine dei 14 giorni da incubo potranno riprendere una vita normale. Avranno la possibilità di alloggiare in hotel (avranno a disposizione 330 dollari al giorno) oppure affittare un appartamento privato, oltre a girare liberamente per Melbourne. In altre parole, la quarantena sarà una sorta di lasciapassare per la libertà. A Tennis Australia bisogna riconoscere l'importante sforzo economico: oltre a pagare il viaggio a tutti (salvo l'eventuale supplemento per la business class), si accollerà tutte le spese di quarantena. Dal 1 febbraio, oltre al rimborso per l'hotel ci sarà un buono pasto giornaliero di 100 dollari per il giocatore e 50 per ciascun accompagnatore. Le spese per la sicurezza sono state stimate in circa 40 milioni. Il prize money dell'Australian Open rimarrà invariato, attestandosi sui 71 milioni di dollari australiani. Tuttavia, potrebbe essere diversa la distribuzione: in attesa dell'approvazione di ATP e WTA, sono stati ipotizzati 100.000 dollari per gli sconfitti al primo turno.

Confermate anche le indiscrezioni legate ai tornei satellite: ci sarà un grande impegno nella settimana dall'1 al 7 febbraio. Manca l'ufficialità, ma la proposta prevede ben cinque tornei: l'ATP Cup (probabilmente in forma ridotta, con 12 squadre anziché 24), due ATP 250 e due WTA 500. Inoltre, nella seconda settimana dell'Australian Open ci sarà un WTA 250. Non sono stati ancora comunicati i vari dettagli: location (si giocheranno tutti a Melbourne, ma soltanto a Melbourne Park o anche altrove?), scadenza delle iscrizioni e dimensioni dei tabelloni. Tutte queste informazioni saranno comunicate a breve.