The Club: Bola Padel Roma
AUSTRALIAN OPEN

Day 5 - Cinque match da non perdere

Il torneo entra nel vivo: Thiem-Kyrgjos e Shapovalov-Aliassime promettono scintille. Occhio a Dimitrov contro Carreno Busta. Ons Jabeur sfida la sua “gemella” Naomi Osaka. La rincorsa di Serena Williams.

Alessandro Mingrone
11 febbraio 2021

DOMINIC THIEM VS NICK KYRGIOS
Botte da orbi. È quello che ci aspettiamo da Dominic Thiem e Nick Kyrgios quando si alzerà il sipario sulla John Cain Arena. Già, perché se sul campo i due si sono incrociati soltanto a Lione 2016 (l’australiano si ritirò a seguito di un infortunio), sui social o nelle interviste se le sono date di santa ragione. Erano i giorni dell’Adria Tour (evento organizzato nel pieno della pandemia da Novak Djokovic) quando l'austriaco prese le difese del numero uno del mondo, e degli altri suoi colleghi impegnati tra un giro in discoteca e qualche comparsata sul rettangolo di gioco. E a chi gli chiedeva di rispondere ai giudizi espressi dal cattivo Nick circa la loro condotta, l’austriaco dichiarava: “pensi agli affari suoi, ne ha fatti di errori”. La replica del 25enne di Canberra non si fece attendere: “Di cosa parli? Racchette spaccate? Uscire ogni tanto come fanno tutti? Nel mondo c’è gente che muore, questi fanno i matti e tu li difendi pure?” Se questo scambio di battute dovesse ripetersi sul campo, uscirebbe l'incontro più bello e appassionante di tutto il torneo. Solidità mentale contro leggerezza, anche troppa. Tenuta fisica contro Playstation. E su quest’ultimo aspetto non si possono non considerare le tre ore e mezza di gioco servite a Kyrgios per battere Humbert nel turno precedente, con tanto di match point annullati. Il vincitore dello US Open, invece, ha archiviato la pratica Koepfer in un’ora e quaranta minuti per 6-4 6-0 6-2. Anche in virtù di questo, il numero tre del mondo parte nettamente favorito, ma attenzione a Nick. Per informazioni chiedere a Humbert.

DENIS SHAPOVALOV VS FELIX AUGER ALIASSIME
Se tra Kyrgios e Thiem non scorre buon sangue, la musica cambia quando si parla dei due giovani canadesi. I due sono grandi amici. Poi sul campo si sa, ognuno per la sua strada e vinca il migliore. E in questo senso sono uno l’opposto dell’altro. Il biondo Denis gioca un tennis davvero piacevole, dove il talento e l’istinto trovano il loro picco massimo. Anche tanta discontinuità, ma quando riesce a liberare il suo mancino la palla viaggia che è uno spettacolo. Dall'altra parte il moro Felix, con la sua forza atletica e la consistenza da fondo che sono i cardini del suo repertorio. Inoltre arrivano a questo derby in ottime condizioni. Ne sanno qualcosa gli australiani Tomic e Duckworth, eliminati nel turno precedente: il primo liquidato da Shapovalov col punteggio 6-1 6-3 6-2, il secondo asfaltato da Auger 6-4 6-1 6-2. Il bilancio negli scontri diretti vede il nativo di Tel Aviv in vantaggio per 2-1: le vittorie di Shapo sono giunte entrambe a New York (una delle quali a causa del ritiro di Aliassime) sia nel 2018 sia nel 2019. Il 20enne di Montreal si impose nel Masters 1000 di Madrid nel 2019. Entrambi hanno grandi margini di miglioramento, sia tecnicamente sia mentalmente, e chissà che alcuni di questi progressi non si palesino proprio domani, sulla Margaret Court Arena, nell’incontro che aprirà la sessione serale.

ASICS ROMA

GRIGOR DIMITROV VS PABLO CARRENO BUSTA
L’eleganza contro la resilienza. Così potremmo sintetizzare il match tra i due coetanei. Ma se per lo spagnolo il passaggio del turno rappresenterebbe un’ulteriore conferma, per il bulgaro potrebbe essere l’ennesima occasione da non perdere per risalire in classifica. Del resto, i primi turni superati con apparente comodità (Cilic prima e Bolt successivamente), gli hanno dato quella spinta e quella fiducia necessarie per coltivare qualche ambizione. Dal canto suo Carreno è il solito muro. Quello contro cui non bastano sei, sette, otto picconate per farlo cadere. Ne sa qualcosa Jiri Vesely, a cui non sono bastati ben 36 ace nel turno precedente. All’ex vincitore delle ATP Finals serviranno classe e testa per venire a capo di una partita che si presenta dura e dispendiosa. Ci aspettiamo perciò un incontro molto equilibrato sulla Margaret Court Arena (terzo match a partire dalle 11 locali). In tal senso il bilancio nei confronti diretti è in perfetta parità: 3-3.

ONS JABEUR VS NAOMI OSAKA
La campionessa giapponese sembra lanciatissima. Aver battuto giocatrici complicate come la Pavlyuchenkova e la Garcia in modo così dirompente ne è la prova. Toccherà alla sua “gemella” Ons Jabeur provare a fermarla. In fondo la ventiseienne tunisina nel 2018 sosteneva di essere la Naomi Osaka dell’Africa. Ovviamente si trattava di una battuta a margine di una conferenza stampa. E anche in termini di risultati, non si è nemmeno avvicinata ai livelli della pluricampionessa Slam. Ma il suo gioco, molto imprevedibile e inusuale nel panorama femminile, l’ha portata pian piano a raggiungere ottimi risultati (nel 2020 quarti a Melbourne e ottavi a Parigi) e un onorevole best ranking (31), pur non avendo mai ottenuto un titolo WTA. E le sue variazioni potrebbero impensierire la potenza e l’esplosività di Naomi. Quello che andrà in scena sulla John Cain Arena (secondo incontro a partire dalle 12 locali) sarà il primo scontro diretto tra le due.

Naomi Osaka si è già aggiudicata l'Australian Open nel 2019

SERENA WILLIAMS VS ANASTASIA POTAPOVA
Serena insegue la pettorina numero 24 Slam indossata da Margaret Court. Magari il suo outfit, ispirato alla velocista americana Florence Griffith-Joyner l’aiuterà a raggiungere alla leggenda australiana. In molte occasioni è andata a un passo dal sogno, ma ansia, frenesia e inquietudini si sono insediate in quella che sembrava una corazzata indistruttibile. Perché puoi essere la numero uno di sempre, la migliore di tutti i tempi, ma niente lo certifica se non quella benedetta pettorina. Questa fase embrionale dello Slam Down Under ci ha mostrato una Serena più rilassata e questo si vede non tanto nei risultati (Siegemund e Stojanovic hanno raccolto 5 game in due) ma nel modo di stare in campo, nell’atteggiamento sempre positivo. Però la corsa è ancora lunga e il prossimo ostacolo potrebbe rivelarsi più arduo del previsto. Anastasia Potapova, 19enne russa che ha battuto con una facilità irrisoria sia la Riske sia la Babos, clienti tutt’altro che facili su questi campi velocissimi. Il suo gioco frizzante fatto di accelerazioni improvvise può essere molto insidioso per Serena. Dovrà fare grande attenzione la campionessa statunitense, anche se mai come quest’anno, il momento di alzare le braccia sul traguardo sembra quello giusto.