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ROLAND GARROS

Una campionessa senza trucchi

Confermando lo status di leader assoluta, Iga Swiatek vince il Roland Garros lasciando quattro game a Coco Gauff. Sul campo si presenta senza trucco, solo con il suo cappellino, lasciando parlare la naturalezza dei suoi colpi. “L'emozione più grande è aver superato Serena”. Lancia due messaggi: uno all'ucraina, uno a se stessa: “Posso ancora migliorare”

Riccardo Bisti
4 giugno 2022

Vincere da favoriti può essere più complicato che farlo da underdog. Per questo, il trionfo di Iga Swiatek al Roland Garros ha un sapore diverso. Nonostante sia apprezzata per il mix tra simpatia e talento, si erano appollaiati in tanti in attesa di una sconfitta che sembra non arrivare mai. Iga non ha fatto una piega e ha bissato il successo del 2020, rendendo facili gli ultimi tre match dopo aver sofferto negli ottavi contro Qinwen Zheng, unica a strapparle un set. 6-3 6-2 a Jessica Pegula, 6-2 6-1 contro Daria Kasatkina e un duro 6-1 6-3 nella finale contro Coco Gauff. Partita un po' deludente, durata appena 68 minuti, in cui ha dominato dall'inizio alla fine. Ci si può attaccare a qualche episodio (il secondo e il terzo game della partita sono andati ai vantaggi, oppure il 2-0 Gauff in avvio di secondo), ma la verità è che la polacca è stata molto superiore.

“Per essere la mia prima finale Slam non ero troppo nervosa: avrei potuto giocare meglio, ma Iga non mi ha concesso nulla – ha detto la Gauff, sull'orlo delle lacrime dopo il match ma capace di ritrovare rapidamente la serenità – lei è fantastica nel gestire i momenti di pressione, solitamente lo faccio bene anch'io ma oggi lei è stata migliore di me”. Quando hanno chiesto all'americana cosa rende così speciale la Swiatek, non ha avuto incertezze: “È bravissima a cambiare direzione dei colpi, non sono abituata a subire così tanti vincenti. Iga ha un grande timing sulla palla e non ti dà tempo. Sulla terra èì molto complicato, ma lei ci riesce. E lo fa anche su palle molto pesanti”. Sono passati diciotto mesi dal successo del 2020, quando Iga divenne la peggio classificata a vincere il torneo nell'Era Open, e da allora è cambiato tutto.

«Vivo questo successo come il coronamento di un lavoro. Sono più consapevole: nel 2020 mi sono sentita fortunata, oggi sono orgogliosa»
Iga Swiatek
ASICS ROMA

Iga Swiatek ha avuto bisogno di appena 68 minuti per superare Coco Gauff

“All'epoca ero un po' in confusione, non credevo di essere in grado di vincere uno Slam – ha detto in conferenza stampa, con la Coupe Suzanne Lenglen accanto a sé – adesso la vivo come il coronamento di un lavoro. Sono più consapevole: nel 2020 mi sono sentita fortunata, oggi sono orgogliosa”. A proposito di orgoglio, la cosa che l'ha emozionata di più è stato proprio il sorpasso ai danni di Serena Williams, che nel 2013 si fermò a 34 vittorie consecutive. “Ho sempre aspirato a ottenere qualche record, e so che era molto difficile, specie dopo una carriera come quella di Serena. Allo stesso tempo, la cosa più difficile è stata proprio quella di non pensare al record. Me lo ricordano tutti, ma so che fa parte del mio lavoro”. E poi c'è la gioia di aver vinto davanti al pubblico. Nel 2020 c'erano giusto un migliaio di appassionati, stavolta il Campo Philippe Chatrier era pieno, con tutti i suoi rituali.

All'epoca Iga (che è una ragazza molto intrspettiva) poteva ascoltare i suoi pensieri in un silenzio quasi spettrale, mentre stavolta ha tratto energia dall'urlo di 15.000 persone, in particolare i polacchi armati di bandiere biancorosse. Tra loro c'era anche Robert Lewandowski, mitico attaccante del Bayern Monaco. “Non sapevo che ci fosse ed è stato meglio così, perché probabilmente mi sarei sentita agitata. Non so se sia un appassionato di tennis, ma spero che torni a vedermi. È il nostro miglior atleta”. Forse ha ragione, ma in Polonia è ormai diventata una star assoluta. La sua popolarità cresce, giorno dopo giorno, anche nel resto del mondo. Per questo è stato particolarmente apprezzato il suo riferimento alla guerra in Ucraina durante la premiazione: “Sin dal mio primo discorso post-vittoria mi auguro che le cose vadano meglio. Oggi ho ancora questa speranza”. D'altra parte, gioca da tempo con un fiocco giallo e blu sul cappellino.

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Un'immagine simbolo del dominio della Swiatek: la polacca sembra volare anche quando colpisce

Il Roland Garros ha celebrato così il trionfo di Iga Swiatek

“Siamo persone popolari ed è importante far sentire la nostra voce, ma credo che lo debba fare chiunque, in modo da mettere pressione su chi deve decidere – dice la polacca, che adesso si prenderà una settimana di riposo a Varsavia – da quando sono diventata numero 1 sento di avere una sorta di obbligo, ma voglio farlo in modo intelligente, senza esagerare”. Una ragazza dal potenziale ancora da scoprire, visto che soltanto qualche giorno fa ha compiuto 21 anni e conquista tutti con la sua semplicità. Le hanno chiesto se ha mai pensato di andare in campo truccata, visto che tante giocatrici lo fanno, dedicandoci anche molto tempo prima di scendere in campo. “No no, non lo faccio – ha detto, con un filo d'imbarazzo – intanto uso il cappellino, quindi non mi devo preoccupare dei capelli. Il trucco non lo uso, non sento di doverlo fare, poi con l'utilizzo dell'asciugamano andrebbe subito via. In realtà non lo uso spesso, ho imparato a truccarmi sei mesi fa ed è ancora un po' imbarazzante”. Come è normale, stanno cercando di costruire un personaggio su una ragazza molto semplice, che non ama certi tipi di palcoscenici.

Per adesso non usa trucchi, né reali, né metaforici, anche se qualcuno le ha fatto notare che il suo cognome – in polacco – significa Natale, proprio come il Nadal in spagnolo. Un altra cosa in comune con il suo idolo. “L'anno scorso lo incontrai a colazione dopo la sconfitta contro Djokovic e gli dissi che avevo pianto per tutta la sera. Lui mi disse che era normale, una semplice partita di tennis. È qualcosa da cui devo imparare”. A proposito di miglioramenti, ha già fatto sapere che ci sarà spazio per crescere ancora. “Per esempio potrei fare meglio nel gioco di volo, la stessa Coco ha iniziato a lavorarci prima di me. Ma non vi dirò su cosa devo migliorare, perché potrei sembrare preoccupata di qualcosa”. La sensazione è che siano le altre a doversi preoccupare: non è un caso che da lunedì avrà grossomodo il doppio dei punti della seconda classificata. Sull'erba sarà più complicato confermarsi, ma con una mentalità del genere nulla le è precluso. E in Polonia c'è qualche campo in erba in cui potrà prepararsi nel modo giusto.

ROLAND GARROS 2022
Finale Singolare Femminile
Iga Swiatek (POL) b. Coco Gauff (USA) 6-1 6-3