The Club: Bola Padel Roma
CIRCUITO ATP

Djokovic punta Connors e punzecchia Nadal

Per la prima volta, Novak Djokovic “apre” alla possibilità di battere il record di titoli ATP. “Me ne mancano 12, ma ho ancora qualche anno”. Poi tira una frecciata a Nadal: “Ho sempre parlato apertamente dei miei obiettivi, mentre altri dicono una cosa e poi si comportano diversamente...”

Riccardo Bisti
6 novembre 2023

Non fa quasi notizia, ma vincere per sette volte lo stesso Masters 1000 è impresa straordinaria. Soltanto tra qualche anno avremo piena contezza dei numeri che sta mettendo insieme Novak Djokovic, che al Rolex Paris Masters di Parigi Bercy si è aggiudicato il titolo numero 97, 40esimo torneo di categoria: staccato di quattro lunghezze Nadal (36) e superato Federer (28) di un buon 30%. Nonostante le distrazioni di tanti impegni extra-campo e un virus allo stomaco (“Ho passato più tempo in bagno che in campo” aveva detto durante la settimana), ha vinto tre match molto complicati (Griekspoor e Rublev). Ritrovato il giusto feeling, gli è bastato un break per set per battere in finale Grigor Dimitrov, scoppiato in lacrime dopo la sconfitta per 6-4 6-3, puntualmente consolato da Nole. Parigi Bercy era il primo dei tre impegni di chiusura stagione per il serbo, probabilmente il meno sentito. Ma adesso c'è un nuovo obiettivo all'orizzonte, affrontato per la prima volta: provare a battere il record assoluto di titoli ATP. Roger Federer si è affermato a 103, a sei lunghezze dai 109 di Jimmy Connors.

Traguardo che sembrava irraggiungibile, invece adesso non sembra così solido. “Per quanto riguarda questo traguardo, tutto è possibile. Perché non dovrei provarci? Adesso ne ho dodici in meno rispetto a Connors, ma ho ancora qualche anno di tempo. Cerco di godermi questi momenti che oggi significano e valgono il dippio. Anche se alla gente può sembrare routine, ogni vittoria Slam e Masters 1000 significa davvero molto per me”. Se Nole giocasse qualche piccolo torneo in più, diremmo che l'aggancio sarebbe probabile. Ma a 36 anni, e con le sue ambizioni, è chiaro che si focalizzerà sui grandi eventi. Però la possibilità è concreta: dopo il suo annus horribilis (il 2017, in cui ha vinto due soli titoli), da allora ne ha intascati sempre almeno quattro all'anno, più spesso cinque, mentre quest'anno è già a sei e ci sono ancora le ATP Finals. Mantenendo questo rendimento, potrebbero bastargli due anni e qualcosa per superare sia Federer che Connors, mettendo un altro tassello nell'infinita corsa al GOAT.

ASICS ROMA
«Sto cercando di raggiungere tutti i record possibili, non ho mai avuto problemi a dirlo. Ed è per questo che non piaccio alla gente» 
Novak Djokovic

Dopo il successo a Bercy, si è tolto un sassolino dalla scarpa. Aveva già risposto alle dichiarazioni di Nadal, secondo cui aveva vissuto la corsa ai record come un'ossessione. Era stato molto diplomatico, mentre stavolta è stato più sottile. Ma sembra chiaro che il destinatario della seguente affermazione fosse lo spagnolo. “Sto cercando di raggiungere tutti i record possibili, tutto ciò che posso ottenere. Non ho mai avuto problemi a dirlo. Ed è per questo che non piaccio alla gente. Non ho fatto finta come alcuni... dire che non è un obiettivo, per poi comportarsi diversamente. Ho sempre cercato di essere in linea con ciò in cui credo”. A ben vedere, una bordata anti-Rafa, un messaggio forte e chiaro. Come a dire che quell'affermazione non gli era piaciuta per niente, anche se – per la verità – non crediamo che lo spagnolo volesse etichettarlo negativamente. Magari un giorno si chiariranno, in spiaggia, lontano da tutti, come ha auspicato lo stesso Djokovic durante la settimana di Bercy.

Per adesso, nonostante un divario anagrafico sempre più grande col resto del gruppo, continua ad avere fame di successi. Nella conferenza stampa con il trofeo in mano, era già proiettato al futuro. “Voglio essere focalizzato sulla prossima sfida. Finché gioco avrò questa mentalità – ha detto – sto già pensando ai prossimi impegni, per me funziona così e credo che sia l'approccio corretto”: Gli obiettivi sono chiari: chiudere l'anno al numero 1 ATP e vincere la Coppa Davis. Il primo obiettivo è sostanzialmente raggiunto: per non farcela, dovrebbe perdere tutte le partite a Torino e Alcaraz vincere il torneo da imbattuto. Fantatennis o giù di lì. La Davis, poi, è qualcosa a cui tiene molto. Il problema è che non dipende solo da lui, ma in qualche modo i suoi compagni dovranno dargli una mano. Ci sarà tempo per parlarne, ma la sensazione è che Torino influirà sul rendimenti di Djokovic e Sinner a Malaga (il serbo e l'azzurro sono gli unici due che parteciperanno a entrambi gli eventi). Nole lo sa, ma quando si mette in testa qualcosa è difficile fermarlo.

Novak Djokovic si è imposto per sette volte all'Accor Arena di Parigi Bercy

Tutti i 40 titoli Masters 1000 di Novak Djokovic, sempre più leader in questa speciale classifica

CIRCUITO ATP - I PLURIVINCITORI

Jimmy Connors - 109
Roger Federer - 103
Novak Djokovic - 97
Ivan Lendl - 94
Rafael Nadal - 92
John McEnroe - 77
Rod Laver - 72
Bjorn Borg - 66
Ilie Nastase - 65
Pete Sampras - 64
Guillermo Vilas - 62
Andre Agassi - 60
Stan Smith - 49
Boris Becker - 49
Andy Murray - 46
Arthur Ashe - 45
Thomas Muster - 44
Stefan Edberg - 42
John Newcombe - 41
Ken Rosewall - 40