A lezione da Nadal
O si vince o si impara, così si dovrebbe pensare dopo una sconfitta. E così la pensa Jannik Sinner dopo aver perso contro Denis Shapovalov. Niente scuse e il ricordo della lezione più importante che si porta a casa dalla trasferta australiana e che ha un nome ben preciso: Rafael Nadal
di Staff Tennis Magazine Italia |
Jannik Sinner ha perso al primo turno in un’autentica battaglia di cinque set e quasi quattro ore e, mentre in molti si interrogavano sulla scelta di essersi spremuto così tanto la settimana precedente quando ha vinto il torneo ATP 250 di Melbourne pur cosciente di dover affrontare un primo turno così difficile all’esordio nello Slam australiano, Jannik ha preferito soffermarsi su un aspetto per lui ancora più importante del match appena giocato: «Prima di questo torneo mi sono potuto allenare con Rafa Nadal ed è stata una grande, grandissima lezione – ha dichiarato Sinner -, la cosa più importante di questa trasferta. Ero certo che allenarmi due settimane con Nadal potesse insegnarmi tanto su come stare in campo con la giusta mentalità. Oggi è stata dura perdere dopo cinque set ma l’importante è capire i motivi di questa sconfitta perché si trasformi in un’altra lezione che mi permetta di migliorare».
Il primo insegnamento è quello di non accampare scuse in caso di sconfitta, soprattutto se la scelta è stata volontaria, come quella di aver giocato la settimana precedente lo Slam e soprattutto aver speso tantissimo per vincere la durissima semifinale contro Karen Khachanov al tie-break del terzo set, dopo tre ore di tennis bruttino ma di grande fatica: «Non credo che giocare settimana scorsa mi abbia danneggiato. Shapovalov è un grande giocatore, ha servito meglio di me oggi. Ci sono stati alcuni punti molto lottati, soprattutto nel primo game del quinto set. In alcune occasioni ha giocato delle grandi risposte poi ha servito piuttosto bene. Non c’è stata molta differenza tra noi due, però alla fine ha meritato di vincere».
