Santopadre: “Ecco cosa mi aspetto da Van Assche. E Berrettini...”

CIRCUITO ATP

19 aprile 2024

Riccardo Bisti

Interessanti riflessioni di Vincenzo Santopadre: Il lavoro con Luca Van Assche prevede il raggiungimento della completezza tecnica in 2-3 anni. La separazione con Berrettini e le prospettive del tennis italiano: “Possiamo andare avanti così per altri 6-7 anni”

Deve ancora spiccare il volo la collaborazione tra Luca Van Assche e Vincenzo Santopadre. Iniziata un paio di mesi fa, desta una viva curiosità viste le tante attese sul baby francese (compirà 20 anni a maggio) e il tecnico romano, uno dei più in vista del circuito in virtù dello straordinario lavoro svolto con Matteo Berrettini. In un'intervista con gli spagnoli di Puntodebreak, Santopadre ha fatto il punto della situazione rivelando alcuni dettagli interessanti. Dopo aver ricordato i valori umani del giocatore (e della sua famiglia), cruciali per accettare l'offerta, lo ha descritto come un giocatore molto forte in difesa, dotato di un ottimo rovescio e tante variazioni.

“Però è ancora molto giovane, i nostri obiettivi vanno oltre il livello di gioco, che è già altissimo – ha detto Vincenzo – deve ancora vedere come funziona il circuito, ma il suo livello non mi preoccupa per niente. Forse non raccoglie molto col servizio, ma sa costruirsi molto bene i punti”. Pur essendo un giocatore cresciuto sulla terra battuta, secondo il tecnico romano avrà la possibilità di diventare competitivo su tutte le superfici in 2-3 anni. “In questo momento non abbiamo obiettivi di classifica, ma soltanto di miglioramento. Se il livello crescerà, i risultati verranno da sé”. Non poteva mancare una chiosa sul tennis italiano, il più cool del momento, un boom di cui Santopadre è stato artefice diretto. Oltre a elencare le ragioni che hanno portato al momento attuale, ha aggiunto che l'importante sarà continuare a lavorare nel modo giusto. “Se continuiamo così, possiamo aspirare a restare su questi livelli per altri 6-7 anni”.

Luca Van Assche è nato l'11 maggio 2004 da papà francese e madre italiana

ASICS ROMA

Santopadre ha espresso un certo ottimismo anche su Matteo Berrettini, peraltro dopo aver ribadito le ragioni della separazione. “Negli ultimi due anni le cose hanno funzionato, ma potevano andare meglio. Siamo arrivati a un punto in cui bisognava cambiare qualcosa, anche se in mezzo ci sono stati gli infortuni. Ci siamo seduti a parlare e abbiamo deciso di separare il cammino”. Non è escluso che in futuro possa esserci un match tra Berrettini e lo stesso Van Assche: “Ci siamo andati vicino sia a Phoenix che a Marrakech, ma Luca ha perso al turno precedente. Per fortuna io non c'ero in nessuno dei due... Mi piacerebbe che ci fosse un match tra di loro, possibilmente in una finale”.

Vincenzo ha poi confermato quanto aveva già detto alla stampa italiana, ovvero che la scelta di allenare un francese è frutto di una serie di valutazioni: il desiderio di lavorare con un giovane, respirare un ambiente diverso e migliorarsi ancora come tecnico. “Ho avuto diverse offerte, alcune molto buone, ma nessuna come questa”. Il compito immediato, dunque, riguarda dare a Van Assche un approccio professionale. “Sarò soddisfatto se a fine stagione Luca sarà migliorato molto sul piano personale”. Il talentino francese (che ripartirà da Madrid: gli basta un forfait per entrare nel main draw) non poteva scegliere una guida migliore per affiancare lo storico coach Yannick Quere. Ma dovrà stare attento ad abusare del cellulare...