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IL CASO

Roma: compri il biglietto ma non sai se potrai entrare

Per evitare imbarazzi con il pubblico, Monte Carlo ha rinviato l'inizio della prevendita. Stessa strategia adottata dal Roland Garros. A Roma si continuano a vendere biglietti senza limitazioni, ma è improbabile che possa esserci il 100% del pubblico. Molti non entreranno... ma gli incassi ci sono comunque.

Riccardo Bisti
19 gennaio 2021

Cari spettatori,
Vi informiamo che il Rolex Monte-Carlo Masters si svolgerà dal 10 al 18 aprile 2021, probabilmente con una capacità di accoglienza ridotta. Tuttavia, l’evoluzione della situazione sanitaria non essendo attualmente favorevole, l’apertura della nostra biglietteria, che avremmo desiderato poter mantenere al 19 gennaio, deve essere rinviata. Sono le prime righe (probabilmente non scritte da un madrelingua italiano...) di un comunicato del Masters 1000 di Monte Carlo: sintesi efficace di quello che sarà il 2021. Con il COVID (e le sue contagiose varianti) ancora circolante, gli eventi sportivi dovranno giocarsi a capienza ridotta. Il tennis non fa eccezione ed è un grosso problema per la sopravvivenza di parecchi eventi. Per venire incontro ai tornei, l'ATP ha permesso di ridurre il montepremi in base al numero di spettatori. Monte Carlo è stata coerente: rispettando quanto detto da Chris Kermode (ex presidente ATP, attuale consulente del torneo), hanno atteso metà gennaio per prendere una decisione. In assenza di presupposti, per ora i biglietti restano in ghiaccio. In Francia sono sensibili a questo argomento: anche il Roland Garros (in programma dal 17 maggio al 6 giugno) non ha messo in vendita i biglietti, né per i tesserati FFT, né per il pubblico.

A oggi, non si conosce nemmeno la data dell'inizio delle prevendite. La ragione è semplice: i francesi non vogliono vendere un prodotto senza sapere se potranno offrirlo. È diversa la strategia italiana: dopo i fatti dell'anno scorso (il mancato rimborso dei biglietti per gli Internazionali BNL d'Italia, tramutati in voucher), il torneo di Roma continua ad agire in nome del business. Mancano tre mesi e mezzo e non ci sono certezze sulla quantità di pubblico. La situazione attuale fa pensare a forti limitazioni: probabilmente si arriverà nell'imminenza con il dubbio se giocare a porte chiuse o con capienza ridotta. Basti osservare cosa sta succedendo nel calcio: dopo alcune aperture all'idea di riaprire gli stadi a gennaio (alimentate dal Ministro dello Sport Vincenzo Spadafora e dal presidente FIGC Gabriele Gravina), l'argomento si è raffreddato. L'ultimo a parlarne è stato Walter Ricciardi, suo malgrado uno dei volti più noti degli ultimi mesi. Il consulente di Spadafora non ha chiuso a una riapertura in primavera, qualora si ripresentasse uno scenario simile a quello dello scorso giugno. Tuttavia, a suo dire, sarebbe necessario prendere misure energiche adesso. Con l'Italia ancora divisa in colori, l'impressione è che le misure energiche non ci saranno. Si navigherà a vista nella speranza di una riduzione dei contagi, e in attesa dell'efficacia del vaccino.

ASICS ROMA
Chi compra il biglietto per il torneo di Roma non ha la certezza di poter entrare. E c'è già chi trema pensando a quanto accaduto lo scorso anno, in cui è stato fatto di tutto (peraltro con successo) per evitare di rimborsare decine di migliaia di tagliandi.
Un servizio sulla biglietteria del Roland Garros: da anni, i francesi hanno adottato una strategia decisamente "friendly" nei confronti degli appassionati

La biglietteria degli Internazionali BNL d'Italia non tiene conto del momento ed è ancora aperta, senza alcuna limitazione, come se il torneo si dovesse svolgere a capienza normale. E al Foro Italico, nelle giornate di maggior affluenza, si superano le 25.000 persone. Se fate un salto sulla pagina dedicata all'acquisto, troverete la possibilità di acquistare biglietti di qualsiasi tipologia: Centrale, Grand Stand Arena, Ground e abbonamenti di vario genere. Per adesso, la vendita è totalmente libera. C'è tuttavia un avviso a cui si viene continuamente rimandati, denominato INFO COVID. Ne riportiamo il contenuto.

A causa della pandemia da Covid-19 e all’incertezza legata alla situazione sanitaria nei prossimi mesi, la prevendita di biglietti e abbonamenti per gli Internazionali BNL d’Italia 2021 avrà inizio con le seguenti modalità:

  • In una prima fase, saranno messi in vendita e inviati agli utenti titoli di accesso con posti non numerati per ogni settore (sarà quindi possibile scegliere il settore ma non il posto all’interno dello stesso).

  • In una seconda fase, non appena si avrà la certezza del numero di spettatori ammesso per ogni sessione, gli utenti riceveranno un tagliando segnaposto con i dettagli relativi alla numerazione.

  • I posti saranno assegnati, per ogni sessione e all’interno di ogni settore, seguendo l’ordine di acquisto.

  • Qualora l'accesso all'impianto, per una determinata sessione e/o uno specifico settore dell'impianto, sia consentito in misura minore rispetto ai titoli di accesso venduti, l'eccedenza di questi ultimi sarà oggetto di annullamento, secondo l'ordine temporale di acquisto (a partire dall'ultimo), e sarà oggetto di ristoro nelle forme consentite delle norme vigenti in materia.

  • I biglietti e gli abbonamenti acquistati con ritiro sul luogo dell’evento potranno essere ritirati a partire dal primo giorno della manifestazione.

Traduzione. Visto che è ben nota l'altissima probabilità (se non certezza) di non poter soddisfare tutte le richieste, per vendere ugualmente tutti i biglietti è stata elaborata la seguente strategia: l'appassionato acquista il biglietto, ma – a differenza di quanto sarebbe logico – non può scegliere il posto, ma solo il settore, un po' come avveniva nelle curve degli stadi prima del Decreto Pisanu del 2005. Gli spettatori riceveranno l'esatta collocazione del biglietto soltanto quando ci sarà certezza sulla capienza. A quel punto, saranno privilegiati i primi ad aver acquistato il tagliando: gli altri rischiano di restare fuori, magari dopo aver speso una cifra importante. La nota lo dice in modo un po' criptico, noi lo spieghiamo con chiarezza: chi compra il biglietto per il torneo di Roma non ha la certezza di poter entrare. E c'è già chi trema pensando a quanto accaduto lo scorso anno, in cui è stato fatto di tutto (peraltro con successo) per evitare di rimborsare decine di migliaia di tagliandi. Sull'eccedenza dei biglietti, la frase "sarà oggetto di ristoro nelle forme consentite delle norme vigenti in materia" significa che saranno tramutati in qualcos'altro (ancora voucher?), con il rimborso come ultima ed estrema opzione, visto che le normative attuali tutelano in misura maggiore gli organizzatori rispetto ai consumatori.

Senza conoscere l'esatto numero di spettatori che potranno accogliere, a Monte Carlo hanno rinviato l'inizio della prevendita
Realizzata per l'edizione 2020, la nuova Grand Stand Arena del Foro Italico non ha ancora potuto accogliere pubblico. Quanto ne avrà nel 2021?

In questo momento di incertezza, la via corretta sarebbe quella francese: bloccare la prevendita ed evitare acquisti incerti agli appassionati. Farlo, tuttavia, bloccherebbe l'afflusso di denaro nelle casse della Federazione Italiana Tennis, organizzatrice (insieme a Sport e Salute, ex CONI Servizi) del torneo. E il dimezzamento del bilancio del 2020 fa capire quanto sia importante raccogliere denaro alla voce biglietteria. Se Monte Carlo e Parigi stanno privilegiando la tutela degli appassionati rispetto al business, va nella stessa direzione di Roma il torneo gemello di Madrid. La vendita è già in corso, sia pure con una piccola differenza: ogni acquirente non può acquistare più di due biglietti. Nel momento in cui scriviamo, a Roma non esiste questa limitazione. Anche il torneo di Madrid fa sapere che – in caso di capienza ridotta – ci sarà la precedenza per chi ha acquistato il biglietto per primo. Non sono specificate le modalità di rimborso, ma il precedente del 2020 fa dormire sonni tranquilli agli spagnoli: tutti i biglietti sono stati rimborsati. E a Madrid (a differenza di Roma) non sono ancora in vendita gli abbonamenti, ma solo i biglietti singoli. Insomma, per il terzo anno consecutivo (il Caso Federer e il mercoledì di pioggia nel 2019, i mancati rimborsi del 2020) la gestione dei biglietti per il torneo di Roma finisce sotto l'occhio dei riflettori.

D'altra parte, in un contesto di monopolio assoluto, gli organizzatori sono legittimati a fare quello che credono. Finché il pubblico continua ad acquistare, insensibile agli aumenti di prezzo e ad altri aspetti, hanno ragione loro. Così come hanno ragione nel sottolineare come le ATP Finals abbiano già venduto circa 40.000 biglietti. Dato importante, aiutato dal fatto che a novembre – si spera – pandemia e restrizioni dovrebbero essere alle spalle, e dalla natura di una competizione che si vende da sola. Tuttavia, non è stato detto quanti di questi 40.000 sono frutto dei super voucher prodotti lo scorso anno al posto dei rimborsi romani (e dunque senza incasso reale, o solo quello dovuto all'eventuale differenza di prezzo). E non è stato sottolineato che le cifre torinesi non potranno neanche avvicinare quelle dei 12 anni a Londra, nei quali la 02 Arena ha accolto 2.803.964 spettatori (con una media di 233.633 all'anno), visto che la capienza del Pala Alpitour, in termini di biglietteria per il pubblico, è sensibilmente inferiore (circa 180.000 tagliandi) rispetto all'impianto londinese. Ma questa è un'altra storia.