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LA STORIA

La più grande ricchezza di Djokovic: i suoi tifosi

Una tifosa di Novak Djokovic ha percorso 3.000 km per consegnargli un quaderno con centinaia di dediche in suo onore. La Nole Fam, il più grande fan club dedicato al serbo, conta oltre 30.000 seguaci su Twitter. Una storia di passione che rimanda a tempi antichi. E non è la prima volta che un fan mostra a Djokovic il suo affetto in modo speciale.

Riccardo Bisti
30 dicembre 2020

Episodi del genere erano più frequenti sul finire del secolo scorso. C'era ancora il brivido dell'attesa, il profumo della carta, l'emozione nell'aprire la cassetta delle lettere. Oggi è tutto più veloce, rapido, semplice. Anche migliore, suvvia. Ma quel rassicurante tepore di romanticismo si è inevitabilmente perduto. I social network hanno azzerato le distanze (almeno quelle virtuali) e si sono perse abitudini un po' ingiallite come le foto in posa (sostituite dai selfie) e gli autografi in bacheca. Per questo, vale la pena raccontare la vicenda di Julie Sawyer, insegnante francese (ma residente a Londra) che è una sorta di ambasciatrice del più grande fans club di Novak Djokovic. I tifosi più accesi del serbo si radunano su questo account Twitter e hanno creato un'immensa famiglia globale, composta da oltre 30.000 persone. Famiglia non è un termine casuale, poiché si sono autodefiniti #NoleFam. Come detto, tra loro c'è Julie. Appassionata di fotografia e immensa tifosa del serbo, spesso lo segue in giro per l'Europa.

Nei giorni scorsi ha percorso circa 3.000 chilometri (da Parigi – dove era andata a trovare i genitori per Natale - a Belgrado, poi da Belgrado a Londra) per incontrare il suo idolo presso il Novak Tennis Center della capitale serba. Motivo: portargli un sentito omaggio realizzato dai componenti della Nole Fam, un quaderno con pensieri affettuosi scritti e raccolti nel corso dell'anno. “Quando Novak ha vissuto momenti difficili a giugno, abbiamo lanciato un progetto in cui volevamo mostrargli il nostro amore – racconta la Sawyer – ho scritto un post su Instagram in cui invitavo le persone a scrivere tre cose: chi sono, da dove vengono, come hanno scoperto Novak e perché lo amano. Sono arrivate moltissime risposte, da 42 paesi, convincendomi a fare qualcosa. Ho stampato tutti i commenti e li ho racchiusi in un grande quaderno. Ne ho trovato uno la cui copertina diceva You are loved, e ho pensato che fosse l'ideale. Gliel'ho consegnato direttamente a Belgrado, dandogli un segnale concreto su quanto lo amiamo e rispettiamo”.

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"Novak è una persona educata e gentile, si prende cura degli altri, a partire dai colleghi. Tutto questo è fonte di ispirazione per raggiungere i miei obiettivi. Novak mi ha dato la speranza per un futuro migliore, e questo non ha prezzo" Julie Sawyer
Il video-ringraziamento di Novak Djokovic ai tanti "autori" del quaderno in suo onore

L'incontro è stato possibile grazie all'intercessione di Jelena Djokovic, moglie del numero 1 del mondo, sempre molto attenta alla gestione del rapporto tra Nole e i suoi sostenitori. Durante la sua permanenza, la Sawyer ha potuto seguire e filmare un allenamento, oltre a visitare gli uffici della Novak Djokovic Foundation. La donna aveva già incontrato Djokovic in passato, ma l'esperienza vissuta in questa occasione non conosce paragoni. Un gesto semplice, che rimanda – ancor più che agli sportivi – ai gesti d'amore verso i cantanti. Ricordate i concerti di qualche anno fa? Lettere, pupazzi e oggetti di vario genere volavano sul palco. Succede anche oggi, ma in misura minore. L'iniziativa della Nole Fam rimanda al passato e profuma di buono, sa di genuino. “Amo Novak per diverse ragioni – racconta la Sawyer – primo, amo la sua determinazione e ambizione. Si pone degli obiettivi e non ha paura nel dirli ad alta voce.

Secondo, amo la sua passione per il gioco e la sua transizione da difesa ad attacco. Il suo rovescio lungolinea è davvero fantastico. Allo stesso tempo, io sono un'insegnante. Ho dedicato la mia vita all'educazione, dunque apprezzo l'impegno che Novak, Jelena e la fondazione mettono per migliorare le condizioni dei bambini. Infine, Novak è una persona educata e gentile, si prende cura degli altri, a partire dai colleghi. Tutto questo è fonte di ispirazione per raggiungere i miei obiettivi. Novak mi ha dato la speranza per un futuro migliore, e questo non ha prezzo. Inoltre ho conosciuto tanti amici e, sempre grazie a lui, ho iniziato a studiare il serbo”. Una vera dichiarazione d'amore. Le parole di una fan non possono essere inquinate: sono sacre, proprio come le opinioni.

Lo sapevi che...

Non è la prima volta che i sostenitori più accesi di Djokovic gli dedicano qualcosa di speciale. Cinque anni fa, una ragazza polacca (anche lei residente a Londra), Zuzanna Szyszak, aveva realizzato un cortometraggio di cinque minuti, intitolato Ajde! The Movie. Si tratta di un cartone animato che racconta la scalata di Djokovic sin da quando vede Sampras vincere a Wimbledon, accendendo il lui il desiderio di diventare un campione. Nonostante le mille difficoltà (su tutti, i bombardamenti NATO su Belgrado), alla fine riesce a coronare il suo sogno. Nel 2017, ha realizzato qualcosa di simile per lo storico titolo al Roland Garros, in cui il serbo ha ottenuto il Career Grand Slam.

Novak Djokovic, Julie Sawyer e il prezioso quaderno "You are loved"
L'emozionante "Ajde! The Movie", realizzato da un'atra grande tifosa di Djokovic, la polacca Zuzanna Szyszak

È però innegabile che Djokovic abbia donato moltissimo di sé anche al di fuori del tennis. Non possiede la moltitudine di tifosi dei suoi più grandi rivali, ma chi ha scrostato la patina della narrativa mainstream ha scoperto belle cose: dall'impegno silenzioso per bambini, giovani e aspiranti tennisti, fino all'altruismo disinteressato che si esprime in vari modi: la donazione all'ospedale di Bergamo durante la prima emergenza COVID, fino all'impegno con la PTPA. Condivisibile o meno, ogni volta che si spende in prima persona per il progetto, vien da pensare ma chi glielo fa fare? Le risposte, evidentemente, vanno cercate in uno stimolo interiore che va ben oltre la convenienza personale. L'accoglienza alla sua fan francese è solo un piccolo estratto del Nole meno conosciuto.

Di questo incontro rimarrà traccia di un breve video, in cui il serbo ringrazia tutti: “Prima di tutto grazie mille per questo fantastico regalo. Ho già dato un'occhiata al quaderno, ma mi ci vorrà molto più tempo per leggerlo tutto. Apprezzo tantissimo il vostro sostegno e vi auguro il meglio per il 2021: amore, felicità e salute, ne abbiamo più bisogno che mai”. Forte di questo piccolo-grande sostegno, il serbo volerà in Australia per dare la caccia al suo diciottesimo Slam e mantenere la leadership mondiale. Per adesso, i suoi sostenitori non australiani dovranno limitarsi a seguirlo in TV. Anche Julie: “Dal 2018 ho viaggiato dappertutto per seguire Novak, e ho visitato diversi tornei. Ammetto di non averlo fatto molto nel 2020, ma ho fatto in tempo a seguirlo a Roma per un giorno”. Una passione davvero senza confini. Una passione che andava raccontata.