The Club: Bola Padel Roma
US OPEN- SPECIALE

La folle missione di Borna Coric: eguagliare... Henri Cochet!

L'uscita di scena di Novak Djokovic ha acceso le speranze di molti giocatori. Tra loro, Borna Coric. Il croato ha annullato 6 matchpoint a Tsitsipas. Dovesse vincere il torneo, diventerebbe lo Slammer con più matchpoint annullati... Insieme al Moschettiere di Francia. Nella storia è successo 23 volte, vediamo i casi dell'Era Open, da Orantes a Djokovic passando per Becker, Sampras e Kuerten.

Riccardo Bisti
8 settembre 2020

L'autoeliminazione di Novak Djokovic dallo Us Open ha portato il tennis nell'informazione mainstream. La ricorderemo a lungo, ma il torneo va avanti. E a sollevare il trofeo sarà un nuovo vincitore Slam. Tutti i giocatori ancora in gara hanno il diritto di sognare. Tra loro, il miracolato Borna Coric. Il 23enne croato ha vinto un match folle contro Stefanos Tsitsipas, annullando 6 matchpoint prima di imporsi al tie-break del quinto set. Coric non è forte come sembrava promettere da ragazzino, ma è uno che sa vincere le partite. Anche contro i più forti. Le nove vittorie contro un top-5 ATP certificano quanto sia capace di esaltarsi nei grandi match. E nei quarti se la vedrà con Alexander Zverev, con il quale è avanti 3-1 nei precedenti. La parte alta del tabellone è terra di conquista, ma Borna ha dalla sua la forza del sopravvissuto. La storia è piena di tennisti che hanno annullato matchpoint lungo il percorso salvo poi vincere il torneo.

Dovesse arrivare in fondo, il croato eguaglierebbe il record del maggior numero di matchpoint annullati per vincere uno Slam. Nella storia del tennis maschile, è successo 23 volte (14 nell'Era Open). Il record appartiene a Henri Cochet nella storica finale di Wimbledon 1927, quando annullò sei matchpoint a Jean Borotra prima di aggiudicarsi il titolo. Con i sei matchpoint annullati a Tsitsipas, il croato lo ha già eguagliato. E ha ancora tre (potenziali) partite da giocare. Sarebbe il record dell'Era Open, poiché il maggior numero di matchpoint annullati (5) l'ha firmato Manolo Orantes allo Us Open 1975. La verità è che vincere dopo aver cancellato uno o più matchpoint dà una forza particolare, come un senso di invincibilità che rende ancora più forti. E allora, in attesa di vedere Coric contro Zverev, vale la pena ricordare i casi di vittorie Slam con matchpoint annullati lungo il percorso, limitandoci all'Era Open.

Coric non è forte come sembrava promettere da ragazzino, ma è uno che sa vincere le partite. Le nove vittorie contro un top-5 ATP certificano quanto sia capace di esaltarsi nei grandi match.
L'incredibile volèe in tuffo con cui Adriano Panatta ha cancellato un matchpoint a Pavel Hutka

JOHN NEWCOMBE – AUSTRALIAN OPEN 1975
Vincitore di sette Slam, John Newcombe si è aggiudicato l'ultimo nel torneo di casa nel 1975. In semifinale ha annullato tre matchpoint al suo amico (e compagno di doppio) Tony Roche. Sfida drammatica, chiusa col punteggio di 6-4 4-6 6-4 2-6 11-9. Contro ogni pronostico, in finale avrebbe battuto la prima testa di serie (nonché campione uscente) Jimmy Connors.

MANUEL ORANTES – US OPEN 1975
Ancora oggi, il record di matchpoint annullati prima di vincere uno Slam, almeno nell'Era Open. Nella prima delle tre edizioni giocate sulla terra verde di Forest Hills, lo spagnolo ha effettuato una vera e propria impresa contro Guillermo Vilas. Perse i primi due set e si trovò in svantaggio 5-0 nel quarto prima di imporsi col punteggio di 4-6 1-6 6-2 7-5 6-4, con una dinamica simile a quella di Coric-Tsitsipas. Meno di 24 ore dopo, Orantes avrebbe trovato la forza di battere il malcapitato Jimmy Connors. Indimenticabile.

ADRIANO PANATTA – ROLAND GARROS 1976
Embè. Il miracolo della digitalizzazione ha permesso di mostrare la volèe in tuffo con cui annullò un matchpoint al primo turno, contro il ceco Pavel Hutka. Non è soltanto aneddotica, è realtà sotto gli occhi di tutti. Prima di battere Harold Solomon in finale, avrebbe superato nei quarti Bjorn Borg. Il romano rimane l'unico giocatore capace di battere Borg a Parigi. E lo ha fatto due volte. Eppure non ci sarebbe arrivato senza quel tuffo che diede concretezza al 2-6 6-2 6-2 0-6 12-10 contro il cecoslovacco. Un ricordo che mette i brividi.

JOHN KRIEK – AUSTRALIAN OPEN 1982
In quegli anni, l'Australian Open era la gamba zoppa dello Slam. Viaggiare non era semplice come oggi, e non sempre i migliori si sobbarcavano il viaggio fino a Melbourne. Ne approfittò il non irresistibile John Kriek, capace di vincere due edizioni di fila. Nel 1982 rischiò di non farcela, cancellando un matchpoint a Paul McNamee in semifinale. Dopo quel 7-6 7-6 4-6 3-6 7-5, non avrebbe avuto problemi in finale con il bombardiere Steve Denton. Impressiona la frequenza con cui il miracolato vince piuttosto facilmente il match successivo a quello in cui aveva rischiato di perdere.

STEFAN EDBERG – AUSTRALIAN OPEN 1985
Il primo dei sei Slam di Stefan Edberg è arrivato all'Australian Open, eppure lo svedese rischiò di essere eliminato negli ottavi contro Wally Masur. Si giocava sull'erba, superficie amica dello svedese, ma contro un padrone di casa era sempre tosta. Masur vinse i primi due set e diede battaglia nel terzo, arrivando ad avere un paio di matchpoint prima di spegnersi alla distanza. A quel punto, nessuno avrebbe più potuto fermare Edberg. Neanche Mats Wilander, tenuto a distanza in finale (6-4 6-3 6-3).

Guga Kuerten nel giorno del folle match contro Michael Russell 
Il miracoloso nastro che nel 1989 ha salvato Boris Becker contro Derrick Rostagno

BORIS BECKER – US OPEN 1989
Prima degli accadimenti degli ultimi anni, l'episodio più famoso. Il 1989 è stata la migliore stagione del tedesco, che giusto un paio di mesi prima aveva vinto Wimbledon. Eppure, al secondo turno incontrò enormi difficoltà contro Derrick Rostagno. Il belloccio americano vinse i primi due set e si procurò un paio di matchpoint nel quarto. Famosissimo il secondo, un nastro beffardo che ha aggiustato il passante di Becker, rendendolo vincente a dispetto del buon piazzamento di Rostagno a rete. Sarebbe finita 1-6 6-7 6-3 7-6 6-3. Un vero e proprio miracolo che Becker sfruttò, fino a battere Lendl in finale.

PETE SAMPRAS – US OPEN 1996
Una delle partite più emozionanti dei mitici anni 90. Sampras era il numero 1 indiscusso, ma non stava bene. Contro l'ostico Corretja si ritrovò febbricitante e disidratato, al punto da vomitare in campo. Mentre rigettava gli ultimi pasti sul Decoturf tirava ace e servizi vincenti, ma Corretja sarebbe arrivato a matchpoint nel tie-break del quinto. Pistol Pete lo annullò con una volèe felina. Sarebbe finita con un doppio fallo di un distrutto Corretja, sconfitto 7-6 5-7 5-7 6-4 7-6. Mentre lo spagnolo si leccava le ferite, Sampras superava Chang in finale e vinceva il suo quarto Us Open.

GUSTAVO KUERTEN – ROLAND GARROS 2001
Il terzo titolo parigino di Guga fu messo a rischio dal muscoloso Michael Russell negli ottavi. L'americano vinse i primi due set contro un Kuerten scoraggiato, in enorme difficoltà. E pensare che Russell non aveva mai vinto una partita Slam prima di allora. Avanti 6-3 6-4 5-3, servì per un clamoroso exploit e arrivò a matchpoint. Kuerten lo annullò con un dritto vincente sulla riga, dando il là a una clamorosa rimonta fino al 3-6 4-6 7-6 6-3 6-1. Dopo la partita, il brasiliano disegnò un cuore sulla terra rossa del Philippe Chatrier, marchiando a vita il suo rapporto con il pubblico di Parigi. In finale avrebbe battuto Alex Corretja.

ANDY RODDICK – US OPEN 2003
Non parlate a David Nalbandian di quella semifinale contro Roddick. Contro un avversario che tirava un ace ogni due servizi, l'argentino fu perfetto per due set e arrivò 6-5 nel tie-break del terzo. Affidandosi a un servizio-bomba, Roddick cancellò il matchpoint e poi fu aiutato da una clamorosa svista di un giudice di linea nel punto successivo. Nalbandian uscì di testa e non fu più competitivo nel quarto e nel quinto. Grandi meriti di Roddick, capace di restare costante per cinque set, ma quell'errore arbitrale pesò come un macigno. In finale, l'americano non avrebbe avuto problemi contro Juan Carlos Ferrero.

GASTON GAUDIO – ROLAND GARROS 2004
Una delle finali più strane della storia. Da numero 44 ATP, Gaudio vinse il Roland Garros battendo l'odiato connazionale Coria dopo essere stato dominato nei primi due set. Aiutato dai crampi dell'avversario si sarebbe rifugiato nel quinto, ma un ritrovato Coria si sarebbe portato 4-2, per poi servire due volte per il match. Arrivò per due volte a matchpoint, sbagliando di pochi centimetri il colpo risolutivo. Gaudio rimase in partita e si impose 0-6 3-6 6-4 6-1 8-6, entrando nella storia come uno dei più deboli vincitori Slam. Ma intanto lui lo ha vinto...

MARAT SAFIN – AUSTRALIAN OPEN 2005
Quando Federer iniziò a dominare il tennis, e prima dell'arrivo di Nadal, si pensava che l'unico in grado di contrastarlo fosse Marat Safin “se solo avesse voglia...”. Il russo giocò al massimo l'Australian Open 2005, giocando una partita sensazionale contro lo svizzero. Federer ebbe un matchpoint nel tie-break del quarto, ma Safin lo annullò con un fantastico pallonetto, troppo preciso anche per il tentativo di tweener di Federer. Il russo salì 5-2 nel quinto, ma Federer tenne duro e annullò a sua volta sei matchpoint. Il settimo fu quello buono, a sigillare il punteggio finale di 5-7 6-4 5-7 7-6 9-7. In finale, non avrebbe avuto troppi problemi contro Lleyton Hewitt.

NOVAK DJOKOVIC – US OPEN 2011
Sono passati nove anni, ma il ricordo è ancora vivo. Scottato dalla sconfitta a Parigi, sempre in semifinale, che aveva interrotto la sua striscia vincente, Djokovic si trovò in svantaggio 5-3 e 40-15 nel quinto set. Sul primo matchpoint si è prodotto in un'incredibile risposta di dritto, poi un nastro su un attacco di Federer gli avrebbe dato una mano sul secondo. Lo svizzero si sciolse, commettendo un doppio fallo sulla palla break e non sarebbe stato in grado di vincere altri game. In finale, Djokovic avrebbe stoppato Rafael Nadal in quattro set.

STAN WAWRINKA – US OPEN 2016
Non tutti ricordano che il successo di Wawrinka allo Us Open comprende un rocambolesco successo su Daniel Evans al terzo turno. Messo in crisi dal tennis velenoso del britannico, dovette cancellare un matchpoint nel tie-break del quarto set. Se la cavò, dominò il quinto e finì per vincere il torneo battendo Djokovic in finale.

NOVAK DJOKOVIC – WIMBLEDON 2019
Il serbo è l'unico giocatore ad aver vinto più di uno Slam con annessi matchpoint annullati. Come otto anni prima, si è trovato a fronteggiare due matchpoint consecutivi sul servizio di Federer. Con il tie-break spostato sul 12-12, lo svizzerò ha brekkato Djokovic sul 7-7 e si è trovato 40-15 nel game successivo. Un dritto in corridoio e un passante in cross su un attacco non irresistibile hanno tenuto in gioco Nole, che poi si sarebbe rifugiato nel tie-break. E lo avrebbe vinto, dando ai tifosi di Federer una delusione che molti non sono ancora stati capaci di digerire.

Gli incredibili matchpoint annullati da Novak Djokovic a Roger Federer nella semifinale dello Us Open 2011