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AUSTRALIAN OPEN

Italiane eliminate. KO per Trevisan, Paolini e Cocciaretto

Dopo il buon esordio di ieri, il tennis in gonnella registra una giornata negativa. Se i KO di Trevisan e Paolini si potevano prevedere (rispettivamente contro Alexandrova e Karolina Pliskova), a lasciare l’amaro in bocca è la sconfitta della pur generosa Cocciaretto che si è arresa in tre set alla tedesca Barthel.

Giuseppe Ferracane
9 febbraio 2021

Alexandrova-Trevisan 6-3 6-4

Dopo l’ottimo Roland Garros dell’anno scorso, dove si arrese solo ai quarti di finale, si ferma immediatamente la corsa della mancina toscana, numero 89 al mondo. Inizio di partita incoraggiante con la russa costretta ad annullare, con un dritto vincente lungolinea, la prima palla break dell’incontro impedendo il tentativo di fuga di Martina. Il match rimane in equilibrio fino al due pari, in virtù di un pessimo game al servizio in cui la 26enne di Celjabinsk “regala” immediatamente il controbreak con 5 doppi falli. Da lì in poi la sfida sfugge al controllo dell’azzurra che non riesce nel tentativo di far muovere col dritto incrociato (il suo colpo migliore) la propria avversaria. Il servizio non le viene in soccorso e diventa un assolo della russa. Solo un altro game altalenante in battuta della Alexandrova (due doppi falli) concede un ultimo illusorio tentativo di riaprire il set, stoppato dal sesto break del set per il definitivo 6-3. Due evidenti dati per spiegare le difficoltà dell’italiana: 46% di prime in campo e solo il 33% dei punti vinti con la prima di servizio (4 in totale). Numeri insufficienti.

Nel secondo set entrambe le contendenti trovano maggior costanza al servizio e il livello del match sale di livello. Martina riesce ad alzare la percentuale di prime in campo (81% nel secondo set), mentre la russa limita i doppi falli abbassando drasticamente la velocità della seconda palla. Il set corre via senza grossi sussulti sino al 4 pari. L’unica palla break viene annullata, grazie a un errore in risposta, dalla Trevisan nel quarto game. Si arriva così al momento decisivo del match e sul punteggio di 5 a 4, al quarto matchpoint, la numero 32 al mondo chiude l’incontro con un dritto vincente lungolinea. L’Alexandrova conferma l’ottimo stato di forma mostrato nel torneo di Melbourne della scorsa settimana, in cui è stata in grado di prendersi gli scalpi di Halep e Swiatek. Al secondo turno l’attende, in un match abbordabile, Barbora Krejcikova. Per la Trevisan rimandata la prima vittoria in stagione.
ASICS ROMA

Karolina Pliskova – Paolini 6-0 6-2

Le speranze di vittoria erano ridotte al lumicino, ma l’incontro della 25enne di Bagni di Lucca è stata una vera debacle, una resa senza appello. Per la ex numero 1 al mondo una vittoria agevole e mai in discussione, in soli 47 minuti di gioco. La "regina di ghiaccio" non ha mai offerto uno spiraglio alla tennista azzurra. Karolina, apparsa in un buon stato di forma, ha sciorinato il suo consueto tennis macinando punti con il servizio e con il dritto.

Il primo parziale si è chiuso in appena 21 minuti di gioco con il punteggio di 6-0, con la Paolini che prova a reggere il braccio di ferro imposto dalla Pliskova, ma con scarsi risultati. 26 punti a 12, con ben dodici errori gratuiti e nessun vincente da parte di Jasmine, in difficoltà nel trovare il campo con entrambi i fondamentali. Sugli spalti viene inquadrato anche uno sconsolato Renzo Furlan, consapevole che oggi non sarà la giornata ideale per tentare il colpaccio. Il secondo set si apre con un altro agevole break a zero confermato nel turno successivo. La giocatrice italiana riesce finalmente a muovere il punteggio e sul 3-2 in favore della Pliskova ha la prima e unica chance per provare a cambiare le sorti dell’incontro, ma sul 15-30 un nastro favorisce la numero 6 WTA, vanificando ogni possibilità di rimonta. Un secondo break mette al sicuro la situazione e con un pregevole dritto in lungolinea la 28enne di Louny chiude definitivamente la pratica. Adesso avrò un secondo turno più complicato visto che dovrà affrontare l’americana Collins, che proprio agli Australian Open ha vissuto, con la semifinale del 2019, il punto più alto della propria carriera.

Barthel – Cocciaretto 3-6 6-4 6-4

Il migliore match delle azzurre, ma anche il più doloroso. L’esito non è stato favorevole ai nostri colori e dopo due ore e 7 minuti la Barthel è riuscita a completare la rimonta e a spuntarla su una generosa Elisabetta Cocciaretto. La giocatrice tedesca, scesa al numero 212 al mondo, prende parte al torneo beneficiando del ranking protetto, mentre la tennista azzurra (n.126 WTA) aveva brillantemente superato le qualificazioni. Nel primo set la Barthel ha la possibilità di brekkare la giocatrice di Ancona nel terzo e nel quinto game, ma in entrambe le situazioni è il dritto a tradirla. Non sbaglia invece Elisabetta che concretizza la sua prima opportunità con uno splendido rovescio incrociato sfruttando, altresì, un calo al servizio della propria avversaria. Senza troppi patemi riesce anche a confermare i successivi due turni di servizio a 30, garantendole il primo parziale con il punteggio di 6-3.

Nel secondo set, un leggero calo di rendimento della tennista azzurra consente alla 30enne di Bad Segeberg di allungare fino al 3-0. Ma la reazione non si fa attendere e dopo non aver sfruttato due palle break nel quinto game, l’occasione viene colta, pochi minuti dopo, in un game combattuto che si conclude con un rovescio abbondantemente lungo della Barthel. Sul 4 pari l’inerzia sembra nuovamente favorevole, ma sul 30 pari una risposta steccata di diritto consente alla Barthel di evitare ulteriori rischi sul proprio servizio. Il game successivo si rivelerà decisivo con Mona che trova il definitivo break grazie a una soluzione vincente con il rovescio lungolinea.

A inizio terzo set “comandano” i servizi. La prima chance arriva nel settimo game, ma la Barthel gioca con aggressività lo scambio e dal centro del campo trova il dritto vincente. Il game successivo è ancor più avvincente con la Cocciaretto che annulla 3 palle break senza mai attendere il gratuito dell’avversaria… rovescio lungolinea, servizio vincente e ace (il primo, nel momento più opportuno). La resa è, tuttavia, rimandata al successivo turno di servizio…la Cocciaretto va rapidamente sotto 0-40 con un paio di errori non forzati, ha la forza di annullare i primi 2 match point, ma il terzo le è fatale con il rovescio che si spegne oltre la linea del campo. La Barthel, ex numero 23 al mondo, ha fatto prevalere una maggior potenza, in particolare con il servizio (l’86% dei punti vinti con la prima di servizio è lì a testimoniarlo) mettendo in mostra un buono stato di forma che non era così scontato attendersi. Per Elisabetta rimangono i rimpianti, ma la consapevolezza di averci provato fino in fondo.