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DAVIS CUP FINALS

ItalDavis, il cielo torna azzurro su Bologna

La cattiva sorte che ci aveva accompagnato contro il Canada si è ribaltata contro il Cile: un bel 3-0, ottenuto con passione e batticuore, rilancia alla grande l'Italia. Tutti bravi, dal capitano in giù, con la prospettiva di arrivare a Malaga come possibile corazzata. 

Da Bologna, Riccardo Bisti (Foto di Felice Calabrò)
16 settembre 2023

È il giorno, anzi, la notte degli elogi, visto che questo infinito venerdì è terminato qualche minuto dopo la mezzanotte. Non era facile rimettere in piedi la Davis 2023 dopo il capitombolo contro il Canada, anche perché – sulla carta – il Cile era più forte. Invece l'Italia si è compattata su se stessa, ognuno ha fatto la sua parte, sia dentro che fuori dal campo, ed è venuto fuori un bel 3-0 che ribalta le dinamiche del girone. I calcoli dei giorni scorsi sono stati spazzati via dai successi di Matteo Arnaldi, di un grande Lorenzo Sonego e del doppio Sonego-Musetti. Senza particolari timori di smentite, possiamo dire che l'Italia ha circa l'80% di possibilità di strappare il pass per Malaga, visto che la Svezia (nostra ultima avversaria) non sarà particolamente motivata, oltre a esse meno forte. E allora guarderemo con attenzione Cile-Canada di oggi, match in cui i cileni partiranno con la zavorra psicologica di una sconfitta pesantissima, perché avrebbero potuto vincere ciascuna delle tre partite. E invece le hanno perse tutte. In particolare, gridano vendetta i quattro matchpoint avuti da Nicolas Jarry contro Sonego, anche se il cileno ha riconosciuto la bravura e il coraggio del torinese.

“Sono le partite più brutte da perdere, la parte oscura del nostro sport” ha detto Jarry. Ma sono anche le più belle da vincere, aggiungiamo noi. È un peccato che all'Unipol Arena non ci fosse il turro esaurito: questa squadra lo avrebbe meritato, a maggior ragione nel momento del bisogno. Ma i presenti si sono fatti sentire eccome, a partire dal gruppetto di tifosi sfegatati, maglia azzurra e tamburi d'ordinanza, costanti e rumorosi da rendere complicate persino le conferenze stampa che si svolgevano pochi metri più in là. Nei giorni scorsi, Filippo Volandri era finito nel banco degli imputati. Come era giusto criticare alcune scelte, lo è altrettanto sottolineare una giornata perfetta, in cui non ha sbagliato una mossa. Dentro Arnaldi (nonostante fosse l'esordio in singolare), di nuovo in campo Sonego e fuori Musetti. “Ma in Davis non devi fare la primadonna, e comunque mi fido molto dei miei compagni” ha detto il carrarino, ebbro di gioia, dopo il 6-7 6-3 7-6 di un doppio che ci mostra le porte del paradiso. Dovremo essere bravi ad aprirle non commettendo passi falsi contro gli svedesi.

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«Sonego è rimasto in campo più di cinque ore? Non c'è problema, lui non le sente...» 
Lorenzo Musetti

Una vittoria ancor più bella perché Alejandro Tabilo e Barrios Vera si erano portati sul 7-6 3-1, a un passo da quel punticino (anzi, puntone) che avrebbe cambiato ogni dinamica del gruppo. Invece adesso lo scenario è più chiaro e ci è molto favorevole. Ma facciamo un passo alla volta. Volandri ha letto bene la sfida, azzeccando i nomi dei singolaristi e mandando un segnale forte sul tema doppio. Da settimane circola voce che abbia un debole per la coppia Sonego-Musetti: lo ha dimostrato, mandandoli in campo appena mezz'ora dopo la fine del singolare di Sonego (durato quasi tre ore). Come nei due singolari, abbiamo patito un inizio difficile ma poi siamo venuti fuori. Tra le due coppie c'è un abisso, ben più profondo di quanto dica il punteggio.

“Ma partite come questa vanno vinte soprattutto in questo modo, un po' sporco, di carattere – dice Musetti – loro sono una coppia tosta, ci tengono tanto. Credo che la nostra amicizia sia stata importante per entrambi: Sonego per ricaricarsi dopo le fatiche del singolare, io per effettuare una delle mie migliori prestazioni al servizio". C'è stata anche un pizzico di fortuna per quella riga presa da Sonego sul quarto matchpoint per Jarry, col cileno che ha risposto male perché convinto che la palla fosse fuori. Ma la fortuna bisogna meritarsela, perché da quel momento in poi ha messo il turbo e ha giocato benissimo. “È rimasto in campo più di cinque ore? Che problema c'è, lui non le sente...” ha scherzato (ma non troppo) Musetti.

Lorenzo Sonego ha annullato quattro matchpoint a Nicolas Jarry prima di domarlo alla distanza (Foto di Felice Calabrò)

La sorte ci ha restituito quello che ci aveva tolto mercoledì, ma noi l'abbiamo aiutata. Oggi gli azzurri l'hanno fatto ed è davvero difficile individuare il migliore di giornata. Sonego per aver portato a casa due punti? Arnaldi per aver impiegato giusto un set per addomesticare il peso dell'esordio? Musetti che, da bravo numero 1, non fa nessuna polemica e si mette a disposizione del gruppo? Volandri per la lettura deli incontri? O forse Berrettini per essersi recato in panchina a fare il tifoso aggiunto, gesto sincero e puramente altruista? Insomma, un successo di squadra che esalta il concetto di gruppo stesso, rievocato pesantemente nei giorni scorsi quando poteva esserci qualche dubbio dopo le polemiche sul doppio fronte Sinner-Fognini. Invce i presenti a Bologna si sono stretti in nome di un progetto e hanno rimesso tutto in discussione. Rischieremo di non passare soltanto se il Cile dovesse battere il Canada per 3-0, e allora potrebbe entrare in ballo il quoziente set. Con qualsiasi altra combinazione (a patto che si batta la Svezia) saremo alla Final Eight. Ma le buone notizie non finiscono qui, perché il campo di partecipazione sarebbe più abbordabile che mai. L'eliminazione della Spagna crea un buco importante.

Se escludiamo la Serbia di Djokovic (che ha fissato l'insalatiera come obiettivo stagionale), il resto delle squadre che stanno emergendo non fanno paura. Pensiamo all'Olanda e la Repubblica Ceca, senza dimenticare che potrebbero essere estromessi persino gli americani, che si giocheranno tutto in un inedito spareggio contro la Finlandia. Insomma, mancano ancora due giornate e può effettivamente succedere di tutto, ma non è da escludere la possibilità di arrivare a Malaga da favoriti numeri 1. Davvero sorprendente, se pensiamo a come eravamo messi appena 48 ore fa. Talmente sorprendente da mettere in secondo piano – almeno per una volta – una formula che costringe a calcoli decisamente complicati, e che rende decisivo un doppio a risultato acquisito, giocato davanti a poche centinaia di spettatori perché la maggior parte era sazia dopo aver assistito a circa sei ore di tennis. Ma le regole sono le stesse per tutti, dunque oggi le lasciamo stare. Diciamo bravi ai nostri ragazzi, perché se lo sono davvero meritato. Nel tardo pomeriggio di domenica, finalmente, vedremo se arriverà la fumata bianca. Sarà del colore giusto anche in caso di secondo posto nel girone. Tanto, a Malaga, si ripartirà da zero.

DAVIS CUP FINALS 2023
ITALIA – CILE 3-0
Matteo Arnaldi (ITA) b. Cristian Garin (CIL) 2-6 6-4 6-3
Lorenzo Sonego (ITA) b. Nicolas Jarry (CIL) 3-6 7-5 6-4
Musetti – Sonego (ITA) b. Barrios Vera – Tabilo (CIL) 6-7(3)6-3 7-6(2)