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ATP VIENNA

Indescrivibile Sinner

A Vienna, la finale assume le sembianze di un match di pugilato: Daniil Medvedev va KO e Jannik Sinner intasca il decimo titolo, come Panatta. Solo che lui ha 22 anni. Tre ore di tennis maestoso accendono sogni ancora più audaci rispetto a quelli che Jannik aveva già legittimato. 

Riccardo Bisti (Foto di Felice Calabrò)
29 ottobre 2023

Il dato non farà rumore come quello di qualche settimana fa, quando Jannik Sinner è diventato numero 4 del mondo, eguagliando il best ranking di Adriano Panatta, miglior classifica mai ottenuta dall'Italia nell'Era Open. Però è altrettanto significativo, perché evidenzia orizzonti inediti. Battendo Daniil Medvedev in una finale estenuante, Sinner si è aggiudicato a Vienna il decimo titolo in carriera. Il passaggio in doppia cifra non è soltanto simbolico, poiché – prima di lui - soltanto Panatta era arrivato a dieci. Ma c'è un'enorme differenza: il romano li ha conquistati in tutta la carriera, mentre Sinner ha appena 22 anni. La parabola ascendente non si arresta, anzi, nelle ultime settimane ha avuto un'impennata. Difficilmente quest'anno riuscirà a scalzare chi gli sta davanti, ma se gioca come ha fatto a Vienna, beh, a breve saranno dolori per tutti. Battendo Andrey Rublev in semifinale aveva intascato la 55esima vittoria stagionale, superando il record italiano dell'Era Open (che apparteneva al 1978 di Corrado Barazzutti).

Imponendosi anche su Medvedev si è preso il quarto titolo stagionale e sembra aver cambiato la dinamica della rivalità contro il russo. Ci aveva perso sei volte su sei, comprese le finali a Rotterdam e Miami, ma il modo in cui si è imposto alla Stadthalle ci ha fatto capire che la vittoria a Pechino non era stata un caso: Jannik ha messo nel mirino anche Medvedev. Dopo aver addomesticato più volte Carlos Alcaraz, l'ultimo tabù ha le sembianze di Novak Djokovic, ma c'è un dettaglio pro-Sinner: i due hanno quattordici anni di differenza. E allora sì, è lecito sperare in traguardi inediti sia in termini di classifica che di successi ottenuti. Lo era anche prima, ma su un orizzonte temporale più lungo. Invece Sinner sembra già pronto, maturo. Lo dicono i numeri: è vero che il bilancio contro i top-5 ATP (suo ex tallone d'achille) dice ancora 7-19, ma ha vinto gli ultimi quattro di fila. È come se abbia effettuato lo step decisivo. Conosceva solo un modo per riuscirci: lavorare ancora più duro, studiare gli avversari, trovare soluzioni.

ASICS ROMA
«Non sono sempre calmo, però trovo un modo per non mostrare all'avversario quello che provo durante la partita» 
Jannik Sinner

Lungo le tre ore della finale di Vienna, ha capito che l'elemento chiave sarebbe stato il fisico. Era una battaglia ad armi pari, in cui la difesa di Medvedev riusciva a mandare fuori giri il suo bombardamento nel 50% dei punti. Quando l'equilibrio è così grande, vince chi resta in piedi. O meglio, perde chi finisce al tappeto. Ma se nel pugilato si va all'angolo ogni tre minuti, nel tennis non ci sono limiti di tempo. E il quarto game del terzo set è la rappresentazione della tigna di Sinner. Diciotto minuti, trentadue punti giocati, intensità massima, otto palle break bruciate. Eppure non ha arretrato di un centimetro e alla fine ha avuto ragione lui (3-1). E poco importa se Medvedev ha trovato l'immediato controbreak (3-2): il russo ha avvertito la fatica a scoppio ritardato e ha perso contatto a pochi passi dal traguardo. Ha tentato un'affannosa rimonta, ma non l'ha completata. E così Sinner ha sollevato un altro trofeo, il primo in un Paese dove si parla tedesco, la sua lingua madre.

Ma non chiedetegli di verbalizzare troppo le sue sensazioni, perché l'analisi della partita è piatta razionalità. “Nel primo set abbiamo servito entrambi molto bene, per fortuna ho trovato un modo di recuperare quando lui era avanti di un break. Nel secondo, Daniil entrava di più negli scambi. Nel terzo ho provato a salire ancora, ho avuto tante palle break, alla fine le ho sfruttate e ne sono felice. Chiudere il match, ovviamente, è stato un fattore mentale”. Già, perché sul 5-3 si è trovato 15-40. Sulla seconda palla break aveva giocato una smorzata così così, da consegnarsi al suo avversario. Invece il moscovita ha messo lungo il recupero, auto-consegnandosi alla sconfitta. “A un certo punto ho pensato che avrei potuto riprenderti – ha detto Medvedev tra un complimento e l'altro – ma non ci sono riuscito. Come ho già detto, spero di giocare altre finali con te, magari già nel 2023. Congratulazioni, stai chiudendo l'anno alla grande”.

Jannik Sinner ha vinto 56 partite e 4 titoli nel 2023 (Foto di Felice Calabrò)

La celebrazione di Sinner, tra parole in tedesco e "scambi" di champagne con Medvedev

Nella mente degl spettatori neutrali, a partire dai presenti nel palazzone viennese, resterà la qualità immensa del match. Entrambi hanno chiuso con un saldo positivo tra colpi vincenti ed errori gratuiti: 36-22 Sinner, 28-23 Medvedev. Numeri che legittimano il successo dell'azzuro, ma – soprattutto – raccontano la straordinaria qualità dell'incontro. Perchè non è facile registrarli se la partita dura tre ore ed è densa di scambi al fulmicotone. Ma il meglio deve ancora venire, a partire dal prossimo step: essere competitivo in due tornei consecutivi. La transizione a Cincinnati e Shanghai dopo i successi a Toronto e Pechino non è stata delle migliori, dunque sarà importante fare un passo in più a Parigi Bercy, laddove il tabellone non sembra massacrante (Wolf o McDonald all'esordio, poi De Minaur e Rublev prima di una possibile semifinale con Djokovic). E poi sarà ancora più importante giocare bene a Torino, annientando ulteriori primati (nessun italiano – dei pochissimi che hanno giocato il Masters – ha mai superato la fase a gironi) e dimostrando di esaltarsi davanti al pubblico amico. Chiudiamo qui, perché qualsiasi altro ragionamento sarebbe ridondante. Per adesso ci limitiamo ad aggiungere che Vienna è il titolo ATP numero 85 per l'Italia del tennis. Due mesi fa, ci domandavano quanto tempo avrebbe impiegato Sinner ad arrivare a dieci. Oggi facciamo di più: con Sinner, quanto ci vorrà affinché l'Italia arrivi a cento?

GLI ITALIANI VINCENTI NEL CIRCUITO ATP
Jannik Sinner 10
Adriano Panatta 10
Fabio Fognini 9
Matteo Berrettini 7
Paolo Bertolucci 6
Corrado Barazzutti 5
Paolo Canè 3
Marco Cecchinato 3
Andrea Gaudenzi 3
Andreas Seppi 3
Lorenzo Sonego 3
Omar Camporese 2
Francesco Cancellotti 2
Renzo Furlan 2
Lorenzo Musetti 2
Stefano Pescosolido 2
Davide Sanguinetti 2
Filippo Volandri 2
Daniele Bracciali 1
Simone Colombo 1
Paolo Lorenzi 1
Massimiliano Narducci 1
Gianni Ocleppo 1
Claudio Panatta 1
Claudio Pistolesi 1
Gianluca Pozzi 1
Tonino Zugarelli 1

VITTORIE ITALIANE NEL CIRCUITO ATP
1971 – Senigallia (terra) – Adriano Panatta b. Martin Mulligan (Ita) 6-3 7-5 6-1
1973 – Bournemouth (terra) – Adriano Panatta b. Ilie Nastase (Rom) 6-8 7-5 6-3 8-6
1974 – Firenze (terra) – Adriano Panatta b. Paolo Bertolucci (Ita) 6-3 6-1
1975 – Firenze (terra) – Paolo Bertolucci b. Georges Goven (Fra) 6-3 6-2
1975 – Kitzbuhel (terra) – Adriano Panatta b. Jan Kodes (Cec) 2-6 6-2 7-5 6-4
1975 – Stoccolma (indoor) – Adriano Panatta b. Jimmy Connors (Usa) 6-4 6-3
1976 – Barcellona (terra) – Paolo Bertolucci b. Jun Kuki (Sve) 6-1 3-6 6-1 7-6
1976 – Firenze (terra) – Paolo Bertolucci b. Patrick Proisy (Fra) 6-7 2-6 6-3 6-2 10-8
1976 – Nizza (terra) – Corrado Barazzutti b. Jan Kodes (Cec) 6-2 2-6 5-7 7-6 8-6
1976 – Roma (terra) – Adriano Panatta b. Guillermo Vilas (Arg) 2-6 7-6 6-2 7-6
1976 – ROLAND GARROS (terra) - Adriano Panatta b. Harold Solomon (Usa) 6-1 6-4 4-6 7-6
1976 – Bastad (terra) – Tonino Zugarelli b. Corrado Barazzutti (Ita) 4-6 7-5 6-2
1977 – Firenze (terra) – Paolo Bertolucci b. John Feaver (Gbr) 6-4 6-1 7-5
1977 – Charlotte (cemento) – Corrado Barazzutti b. Eddie Dibbs 7-6 6-0
1977 – Amburgo (terra) – Paolo Bertolucci b. Manuel Orantes (Spa) 6-3 4-6 6-2 6-3
1977 – Berlino (terra) – Paolo Bertolucci b. Jiri Hrebec (Cec) 6-4 5-7 4-6 6-2 6-4
1977 – Bastad (terra) – Corrado Barazzutti b. Balazs Taroczy (Ung) 7-6 6-7 6-2
1977 – Houston (cemento) – Adriano Panatta b. Vitas Gerulaitis (Usa) 7-6 6-7 6-1
1977 – Parigi (indoor) – Corrado Barazzutti b. Brian Gottfried (Usa) 7-6 7-6 6-7 3-6 6-4
1978 – Tokyo (cemento) – Adriano Panatta b. Pat Dupre (Usa) 6-3 6-3
1980 – Cairo (terra) – Corrado Barazzutti b. Paolo Bertolucci (Ita) 6-4 6-0
1980 – Firenze (terra) – Adriano Panatta b. Raul Ramirez (Mex) 6-2 2-6 6-4
1981 – Linz (terra) – Gianni Ocleppo b. Mark Edmonson (Aus) 7-5 6-1
1984 – Firenze (terra) – Francesco Cancellotti b. Jimmy Brown (Usa) 6-3 6-3
1984 – Palermo (terra) – Francesco Cancellotti b. Miloslav Mecir (Cec) 6-0 6-3
1985 – Bari (terra) – Claudio Panatta b. Lawson Duncan (Usa) 6-2 1-6 7-6
1986 – Bordeaux (terra) – Paolo Canè b. Kent Carlsson (Sve) 6-4 1-6 7-5
1986 – Saint Vincent (terra) – Simone Colombo b. Paul McNamee (Aus) 2-6 6-3 7-6
1987 – Bari (terra) – Claudio Pistolesi b. Francesco Cancellotti (Ita) 6-7 7-5 6-3
1988 – Firenze (terra) – Massimiliano Narducci b. Claudio Panatta (Ita) 3-6 6-1 6-4
1989 – Bastad (terra) – Paolo Canè b. Bruno Oresar (Yug) 7-6 7-6
1991 – Rotterdam (indoor) – Omar Camporese b. Ivan Lendl (Cec) 3-6 7-6 7-6
1991 – Bologna (terra) – Paolo Canè b. Jan Gunnarsson (Sve) 5-7 6-3 7-5
1991 – Brisbane (cemento) – Gianluca Pozzi b. Aaron Krickstein (Usa) 6-3 7-6
1992 – Milano (indoor) – Omar Camporese b. Goran Ivanisevic (Cro) 3-6 6-3 6-4
1992 – Scottsdale (cemento) – Stefano Pescosolido b. Brad Gilbert (Usa) 6-0 1-6 6-4
1993 – Tel Aviv (cemento) – Stefano Pescosolido b. Amos Mansdorf (Isr) 7-6 7-5
1994 – San Josè (indoor) – Renzo Furlan b. Michael Chang (Usa) 3-6 6-3 7-5
1994 – Casablanca (terra) – Renzo Furlan b. Karim Alami (Mar) 6-4 6-2
1998 – Casablanca (terra) – Andrea Gaudenzi b. Alex Calatrava (Spa) 6-4 5-7 6-4
2001 – Saint Polten (terra) – Andrea Gaudenzi b. Markus Hipfl (Aut) 6-0 7-5
2001 – Bastad (terra) – Andrea Gaudenzi b. Bohdan Ulihrach (Cec) 7-5 6-3
2002 – Milano (indoor) – Davide Sanguinetti b. Roger Federer (Sui) 7-6 4-6 6-1
2002 – Delray Beach (cemento) – Davide Sanguinetti b. Andy Roddick (Usa) 6-4 4-6 6-4
2004 – Saint Polten (terra) – Filippo Volandri b. Xavier Malisse (Bel) 6-1 6-4
2006 – Casablanca (terra) – Daniele Bracciali b. Nicolas Massu (Cil) 6-1 6-4
2006 – Palermo (terra) – Filippo Volandri b. Nicolas Lapentti (Ecu) 5-7 6-1 6-3
2011 – Eastbourne (erba) – Andreas Seppi b. Janko Tipsarevic (Ser) 7-6 3-6 5-3 (rit.)
2012 – Belgrado (terra) – Andreas Seppi b. Benoit Paire (Fra) 6-3 6-2
2012 – Mosca (indoor) – Andreas Seppi b. Thomaz Bellucci (Bra) 3-6 7-6 6-3
2013 – Stoccarda (terra) – Fabio Fognini b. Philipp Kohlschreiber (Ger) 5-7 6-4 6-4
2014 – Amburgo (terra) – Fabio Fognini b. Federico Delbonis (Arg) 4-6 7-6 6-2
2014 – Vina del Mar (terra) – Fabio Fognini b. Leonardo Mayer (Arg) 6-2 6-4
2016 – Kitzbuhel (terra) – Paolo Lorenzi b. Nikoloz Basilashvili (Geo) 6-3 6-4
2016 – Umago (terra) – Fabio Fognini b. Andrej Martin (Svk) 6-4 6-1
2017 – Gstaad (terra) – Fabio Fognini b. Yannick Hanfmann (Ger) 6-4 7-5
2018 – San Paolo (terra) – Fabio Fognini b. Nicolas Jarry (Cil) 1-6 6-1 6-4
2018 – Budapest (terra) – Marco Cecchinato b. John Millman (Aus) 7-5 6-4
2018 – Bastad (terra) – Fabio Fognini b. Richard Gasquet (Fra) 6-3 3-6 6-1
2018 – Umago (terra) – Marco Cecchinato b. Guido Pella (Arg) 6-2 7-6
2018 – Gstaad (terra) – Matteo Berrettini b. Roberto Bautista Agut (Spa) 7-6 6-4
2018 – Los Cabos (cemento) – Fabio Fognini b. Juan Martin Del Potro (Arg) 6-4 6-2
2019 – Buenos Aires (terra) – Marco Cecchinato b. Diego Schwartzman (Arg) 6-1 6-2
2019 – Monte Carlo (terra) – Fabio Fognini b. Dusan Lajovic (Srb) 6-3 6-4
2019 – Budapest (terra) – Matteo Berrettini b. Filip Krajinovic (Srb) 4-6 6-3 6-1
2019 – Stoccarda (erba) – Matteo Berrettini b. Felix Auger Aliassime (Can) 6-4 7-6
2019 – Antalya (erba) – Lorenzo Sonego b. Miomir Kecmanovic (Srb) 6-7 7-6 6-1
2020 – Sofia (indoor) – Jannik Sinner b. Vasek Pospisil (Can) 6-4 3-6 7-6
2021 - Melbourne (cemento) - Jannik Sinner b. Stefano Travaglia (Ita) 7-6 6-4
2021 – Cagliari (terra) – Lorenzo Sonego b. Laslo Djere (Srb) 2-6 7-6 6-4
2021 – Belgrado (terra) – Matteo Berrettini b. Aslan Karatsev (Rus) 6-1 3-6 7-6
2021 – Queen's (erba) – Matteo Berrettini b. Cameron Norrie (Gbr) 6-4 6-7 6-3
2021 – Washington (cemento) – Jannik Sinner b. Mackenzie McDonald (Usa) 7-5 4-6 7-5
2021 – Sofia (indoor) – Jannik Sinner b. Gael Monfils (Fra) 6-3 6-4
2021 - Anversa (indoor) - Jannik Sinner b. Diego Schwartzman (Arg) 6-2 6-2
2022 - Stoccarda (erba) - Matteo Berrettini b. Andy Murray (Gbr) 6-4 5-7 6-3
2022 – Queen's (erba) – Matteo Berrettini b. Filip Krajinovic (Srb) 7-5 6-4
2022 - Amburgo (terra) - Lorenzo Musetti b. Carlos Alcaraz (Spa) 6-4 6-7 6-4
2022 - Umago (terra) - Jannik Sinner b. Carlos Alcaraz (Spa) 6-7 6-1 6-1
2022 – Metz (indoor) – Lorenzo Sonego b. Alexander Bublik (Kaz) 7-6 6-2
2022 – Napoli (cemento) – Lorenzo Musetti b. Matteo Berrettini (Ita) 7-6 6-2
2023 - Montpellier (indoor) - Jannik Sinner b. Maxime Cressy (Usa) 7-6 6-3
2023 - Toronto (cemento) - Jannik Sinner b. Alex De Minaur (Aus) 6-4 6-1
2023 - Pechino (cemento) - Jannik Sinner b. Daniil Medvedev (Rus)
2023 - Vienna (cemento) - Jannik Sinner b. Daniil Medvedev (Rus) 7-6 4-6 6-3