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Il crudele destino degli ATP 250

L'Equipe conferma indiscrezioni circolanti da un mese: dal 2025, cinque ATP 250 spariranno. Tre (Newport, Atlanta e Lione) saranno inglobati in nuovi ATP 500, mentre Maiorca e l'Estoril non saranno sostituiti. Ipotizziamo lo scenario, pur consapevoli dell'incognita araba. 

Riccardo Bisti
7 ottobre 2023

Se la notizia fosse vera (ma le basi sembrano credibili, visto che circola da un mese: il primo a parlarne fu Jon Wertheim su Sports Illustrated), diranno che si tratta di un'ottimizzazione del calendario per tutelare la programmazione e la salute dei giocatori. Ma è più probabile che la riorganizzazione del calendario ATP a partire dal 2025 segua logiche soprattutto economiche. Ne ha parlato L'Equipe, confermando quanto uscto sul giornale di Lione Le Progres. Sintesi: dovrebbero esserci meno tornei, ma più ricchi. Saranno cancellati cinque 250, mentre la categoria degli ATP 500 salirà da tredici a sedici unità. La strategia è chiara: proporre sempre in coppia i 500, salvo lo storico torneo di Amburgo, (che peraltro dovrebbe cambiare data e tornare a maggio dopo una dozzina di stagioni a luglio) e quelllo di Washington. Per il resto, le coppie di tornei sembrano fissate: Doha-Rotterdam, Dallas-Rio de Janeiro, Dubai-Acapulco, Barcellona-Monaco di Baviera, Queen's-Halle, Tokyo-Pechino (che dal 2024 torneranno in contemporanea) e Basilea-Vienna. Non è semplice districarsi in questioni di geopoltica, un po' perché si tratta di ipotesi, un po' perché mancano alcuni tasselli. Per esempio c'è da credere che dietro le quinte ci sia l'Arabia Saudita, desiderosa di un grande torneo (un decimo Masters 1000?). Per adesso, le notizie sarebbero le seguenti.

- Doha avrebbe acquistato la licenza di Newport. Lo storico impianto del Rhode Island (prima sede dello Us Open, pardon, Us Championships), sparirà dal calendario e ci sarà dunque una riduzione dei tornei sull'erba. Doha avrà l'upgrade a 500 e si giocherà nella seconda settimana di febbraio insieme a Rotterdam e Buenos Aires.
- Il torneo di Dallas ingloberebbe l'evento di Atlanta. Scomparirebbe un torneo della Us Open Series per lasciare spazio a un evento indoor nella terza settimana di febbraio, insieme a Rio de Janeiro e Los Cabos.
- Il BMW Open di Monaco di Baviera acquisirà Lione, dunque in Germania si giocherà un ATP 500 in contemporanea a Barcellona, nella settimana precente al Masters 1000 di Madrid.
- Con l'uscita di scena di Lione, la settimana prima del Roland Garros rimarrebbe con il solo torneo di Ginevra. Niente paura: il 500 di Amburgo (che dal 2024 sarà gestito da Tennium) tornerà nel mese di maggio e sarà incastonato tra Roma e Parigi.
- Previsto un ulteriore snellimento del calendario con la cancellazione degli eventi dell'Estoril (anche se dal Portogallo arriva qualche smentita) e di Maiorca. Quest'ultimo è un'invenzione piuttosto recente (primo torneo erbivoro nell'area del Mediterraneo), mentre l'uscita di scena del torneo portoghese sarebbe uno schiaffo alla tradizione, visto che si gioca ininterrottamente dal 1990 (salvo l'edizione annullata per Covid). Dando un'occhiata al calendario, si nota che la settimana post-Miami resterebbe con due tornei (Houston e Marrakech), mentre prima di Wimbledon rimarrebbe il solo Eastbourne. Questo farebbe pensare all'intenzione di creare un Masters 1000 sull'erba (Queen's o Halle), ma sono solo supposizioni.

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Dando per buone queste indiscrezioni, è chiaro che manca qualche tassello. Il più importante fa pensare all'Arabia Saudita, ben decisa a entrare da protagonista nel circuito. Le modalità sono sconosciute: un Masters 1000? Le ATP Finals (che Torino vorrebbe mantenere fino al 2030)? L'acquisizione della United Cup, che nel 2024 sarà ridotta a due città (Perth e Sydney)? La certezza è che diversi spostamenti mirano a snellire il numero di tornei post-Wimbledon, in modo da trovare una settimana in più per il Canadian Open e Cincinnati (che saranno compressi in tre settimane). In questo momento, potremmo ipotizzare questo scenario:

FEBBRAIO
Marsiglia (250) - Cordoba (250) -Delray Beach (250)
Doha (500) – Rotterdam (500) – Buenos Aires (250)
Dallas (500) – Rio de Janeiro (500) – Los Cabos (250)
Dubai (500) – Acapulco (500) – Santiago (250)

MARZO
Indian Wells (1000)
Miami (1000)

APRILE
Marrakech (250) – Houston (250)
Monte-Carlo (1000)
Barcellona (500) – Monaco di Baviera (500) – Bucarest (250)

MAGGIO
Madrid (1000)
Roma (1000)
Amburgo (500) – Ginevra (250)

GIUGNO
Roland Garros (SLAM)
Stoccarda (250) – 's-Hertogenbosch (250)
Queen's (500) – Halle (500)
Eastbourne (250)

LUGLIO
Wimbledon (SLAM)
Gstaad (250) – Bastad (250)
Washington (500) – Umago (250) – Kitzbuhel (250)

AGOSTO
Canadian Open (1000)
Cincinnati (1000)
Winston Salem (250)

La storica sede di Newport rischia di restare senza torneo

Il giornalista portoghese José Morgado è convinto che l'Estoril troverà un modo per restare in calendario

Ovviamente si tratta di supposizioni, e riteniamo che sia uno scenario incompleto, ma le logiche sembrano chiare. Rimane l'incognita araba e quella legata alla settimana precedente a Wimbledon. Siamo ancora nel 2023, dunque non aspettiamoci chissà quali novità a breve. Al di là della necessità di cambiare qualcosa, sarebbe un peccato cancellare due tornei di tradizione come Estoril e Newport, anche se – va detto – si tratta di eventi senza peso specifico nella dinamica del calendario. I Masters 1000 a 96 non entusiasmano perché provano a scimmiottare gli Slam senza averne tradizione e prestigio, però garantiscono benefici economici ai giocatori. Alla fine si torna sempre lì, al vil denaro. Restiamo in attesa di notizie.