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ROLAND GARROS

Fognini: «Oggi la vittoria era più importante della prestazione»

Il ligure doma Gregoire Barrere in poco più di due ore, nonostante un paio di passaggi a vuoto. Emerge, nel complesso, il divario tecnico tra i due giocatori. Lo conferma lo stesso Fognini: "Oggi la vittoria era più importante della prestazione". Al secondo turno troverà Marton Fucsovics.

Riccardo Eger
30 maggio 2021

Fognini b. Barrere 6-4 6-1 6-4

Fognini subisce il break in apertura, nel game che si rivelerà il più lungo dell’incontro, in cui entrambi sono piuttosto contratti. Altro sintomo dell’avvio poco brillante è il faute de pied che gli viene chiamato (nel tradizionalista Roland Garros i giudici di linea effettuano questa chiamata in francese), che sarà l’unico in tutta la partita. Barrere, in tabellone grazie a una wild card, in un primo momento è bravo a capitalizzare i molti errori gratuiti concessi dall’azzurro. Il transalpino gioca un tennis piuttosto lineare, che si adatta meglio alle superfici rapide. Non a caso ha costruito la sua classifica nei tornei indoor sul sintetico, a partire dal circuito Challenger.

Dopo un avvio falloso, però, Fognini inizia a carburare e riesce ad agganciare Barrere sul 4-4, dopo aver annullato due palle del doppio break. Da lì in poi la partita cambia volto: la regolarità del francese si sfalda progressivamente, mentre Fognini inizia a guadagnare sempre più campo. Il ligure gestisce con autorità i due game successivi e stampa lo score di 6-4 nel primo set. Nel prosieguo dell’incontro si comprende il motivo per cui Barrere in carriera ha vinto soltanto un match sulla terra battuta nel circuito maggiore: quando non riesce ad incidere con i colpi di inizio scambio si rifugia tre metri dietro la linea di fondo campo, ed è sempre costretto a fare il tergicristallo.

Fognini ha raccolto proprio a Parigi il suo unico quarto di finale Slam

ASICS ROMA

In questa situazione tattica è solita realizzarsi l’apoteosi di Fognini, che può dilagare e deliziare il pubblico del Suzanne Lenglen con alcuni colpi di pura classe (tra tutti, un pallonetto in recupero e due pregevoli smorzate). Con il suo frenetico gioco di gambe riesce a smistare la palla spingendo quasi sempre con il dritto, diventando quasi inavvicinabile nel momento in cui lo scambio si allunga. La partita scivola via con molta tranquillità fino al 6-4 6-1 5-1, quando il francese riesce a prolungare per tre game la sua permanenza nel torneo.

Torna in cattedra Fognini, che al momento di chiudere stavolta tiene il servizio a zero e chiude il terzo set per 6-4. Ad attendere il ligure al secondo turno c’è Marton Fucsovics, più solido di Gilles Simon: sarà un match complicato, anche se Fognini lo ha battuto due volte su tre. In palio, un ipotetico terzo turno contro Dominic Thiem. Al netto del passaggio a vuoto iniziale e del picco di orgoglio del francese nel finale, Fabio è parso abbastanza performante e a suo agio, anche negli spostamenti. Sebbene non abbia disputato una stagione su terra particolarmente esaltante, non è mai una buona idea sottovalutare Fognini, testa di serie numero 27 e che proprio a Parigi vanta il suo migliore risultato a livello Slam, con il quarto di finale raggiunto nel 2011.

Fabio Fognini è avanti 2-1 nei precedenti con Marton Fucsovics