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AUSTRALIAN OPEN

Fognini dirompente, Berrettini diligente. La doppietta azzurra è servita

L’Italtennis maschile addolcisce il bilancio dei primi due giorni dell'Australian Open: avanzano Fognini e Berrettini, entrambi vittoriosi in tre set. Fuori al primo turno Seppi e Cecchinato, bene invece Caruso e Sonego.
Riccardo Eger
9 febbraio 2021

Fabio Fognini b. Pierre-Hugues Herbert 6-4 6-2 6-3

Match di notevole importanza per Fabio Fognini, ottimo test per lasciarsi definitivamente alle spalle l’infortunio alle caviglie patito la scorsa stagione. Dall’altra parte della rete c’è l’estroso Pierre-Hugues Herbert, attualmente numero 84 della classifica mondiale. Il francese, in carriera, ha raccolto i migliori risultati in doppio, ma il suo tennis vario e molto proiettato in avanti lo rende un cliente scomodo sulle superfici rapide, anche in singolare. Non un esordio facile per il ligure, che difende gli ottavi raggiunti lo scorso anno. Fognini, invece, è apparso in netto miglioramento durante la ATP Cup, in cui non ha brillato ma nemmeno sfigurato, ottenendo una vittoria convincente con Carreno Busta.

Partenza molto positiva per Fognini, che entra in palla fin da subito e ha a disposizione tre palle break nei primi turni di battura di Herbert, tutte annullate con autorevolezza dal francese. Ma è solo questione di tempo: il sorpasso è nell’aria. Fognini lo azzecca nel settimo game, strappando il servizio a zero, e si aggiudica il set gestendo con pazienza e attenzione il vantaggio. Il canovaccio tattico della partita è piuttosto chiaro: Fognini sposta l’avversario per poi accelerare. Spesso lo costringe a giocare il rovescio (il più traballante dei suoi fondamentali) in posizioni non agevoli. Dall’altra parte il francese cerca di aprirsi il campo con il servizio per trovare la via della rete, e cerca di sopperire alle sue carenze da fondo campo con delle fastidiose rasoiate in back.

Sembra già acqua passata il medical time-out richiesto da Fognini al termine del quinto game, probabilmente solo in via precauzionale, per il solito problema alla caviglia. Oggi è davvero centrato e allunga subito anche nel secondo set, aumentando le percentuali al servizio e continuando ad essere inavvicinabile nei turni di battuta. Imposta il pilota automatico e conquista il secondo set per 6-2. Nulla di nuovo nel terzo set: Fognini continua a sciorinare vincenti e a muovere bene la palla, non fornendo al francese alcun punto di riferimento. L’occasione buona capita ancora una volta nel quinto game, il ligure si fa trovare pronto e conduce in porto un match che ormai è incanalato nel verso giusto. Ad attenderlo al secondo turno c’è il derby italico con Sabbo Caruso, contro il quale il ligure non ha mai giocato.
ASICS ROMA

Matteo Berrettini b. Kevin Anderson 7-6 (9) 7-5 6-3

Ha rispettato le attese il match tra Matteo Berrettini e Kevin Anderson, dove vista la potenza di fuoco dei due contendenti era lecito aspettarsi una partita decisa da pochi punti. Lo scontro è inedito e vede opposti due giocatori che fanno del servizio la loro arma fondamentale. Prevale Berrettini, più costante nell’intero match e cinico al momento opportuno.

Il romano vince un primo set molto equilibrato, annullando complessivamente 8 set point. I primi tre li deve fronteggiare consecutivamente sul 4-5, quando l’equilibrio - fino ad allora mai in discussione - rischia di incrinarsi improvvisamente. È glaciale Berrettini nel piazzare tre prime poderose e portare il set al tiebreak, epilogo obbligato di un parziale in cui i giocatori hanno scagliato 8 ace a testa e servito con percentuali di prime in campo intorno all’80%. Scappa di nuovo Anderson, stavolta sul 6-3, ma nuovamente il romano si ribella e i set point vengono annullati con due servizi vincenti e un gratuito del sudafricano. Nessun altro mini-break fino a quello definitivo, quando Berrettini viene a prendersi il punto a rete e si aggiudica il tie-break per 11-9.

Il match procede sulla falsa riga del primo set: si gioca tanto sull’uno-due e qualsiasi piccola distrazione può essere fatale. Blackout totale di Anderson sul 5-5 del secondo, break a zero e set vinto da Berrettini 7-5. Un paio di ingenuità di troppo sul 3-4 del terzo, break e set vinto da Berrettini 6-3. Il sudafricano paga carissime alcune disattenzioni che Berrettini ha il merito di non aver commesso. Nel terzo parziale c’è spazio anche per lo spettacolo: Berrettini vince il punto più bello dell’incontro con un tweener che quasi scavalca Anderson (non è facile visti i suoi 2,03 m) e un passante in corsa da cineteca.

Sebbene il divario in classifica sia ormai considerevole, non va dimenticato che il sudafricano vanta due finali Slam, una sui sacri prati di Wimbledon e un’altra in America, raggiunta nel 2018 insieme al suo best ranking di numero 5 del mondo. Nonostante ciò, in più di un momento è sembrato l’italiano il giocatore più navigato. Alla lunga, le qualità nel tocco e la sensibilità con il rovescio in back di Berrettini sono emerse, e hanno avuto la meglio sul metodico sudafricano. La freddezza con cui nei momenti cruciali riesce ad attingere al suo miglior tennis è indice dell’ottimo stato di forma di Berrettini: estremamente solido nei turni di battuta e sempre pronto a cogliere ogni occasione. Dovrà vedersela al secondo turno contro il qualificato ceco Tomas Machac, che oggi ha benificato del ritiro di Mario Vilella.