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WIMBLEDON

Quattro top-coach "giocano" Berrettini-Alcaraz

Matteo va a caccia dei quarti, ma anche della prima vittoria Slam contro un top-10. Abbiamo chiesto a quattro esperti della Asics Tennis Academy una previsione sulla partita: l'impresa è possibile?

Antonio Sepe
10 luglio 2023

Battere un top 10 non è mai facile, farlo in uno slam ancora meno. Ne sa qualcosa Matteo Berrettini, che pur avendo ottenuto ottimi risultati nei Major come una finale a Wimbledon e due semifinali (a Melbourne e a New York) non è mai riuscito a sconfiggere un giocatore dei primi 10. Ci proverà oggi sul Centrale di Wimbledon contro Carlos Alcaraz, numero uno al mondo che non ha bisogno di presentazioni. Il match sulla carta potrebbe sembrare a senso unico: in fondo si affrontano il numero 1 e il numero 38 del mondo, il grande protagonista del 2023 (oltre a Djokovic) che ha vinto già 5 tornei e un giocatore che ha giocato a malapena 17 match e la cui presenza è stata in dubbio fino all'ultimo. Ma così non è: si affrontano infatti anche un finalista di Wimbledon e un giocatore con poca esperienza su erba, uno dei migliori servitori nel circuito e un giocatore che ancora deve prendere le misure su questa superficie. L’unica certezza è che si prospetta un match dall’esito tutt’altro che scontato.

Oltre alla difficoltà in sé che comporta l’affrontare il numero uno al mondo, per Berrettini c’è anche un tabù da sfatare, ovvero battere un top 10 a livello slam. Spezzando una lancia a suo favore, c’è da dire che i dati dicono tanto ma non tutto. A livello puramente statistico, con ogni probabilità Matteo sarebbe riuscito a sbloccarsi al Roland Garros del 2021, ma il suo avversario di ottavi di finale (Roger Federer, allora numero 8) si ritirò prima di scendere in campo. Inoltre, un’eventuale vittoria a Wimbledon ai danni di Casper Ruud (numero 4 del mondo, ma di certo non uno dei migliori 10 al mondo su erba) varrebbe molto meno ad esempio del successo maturato ai danni di Alexander Zverev al terzo turno.

«Molto dipenderà dalle condizioni fisiche di Berrettini perché sta facendo delle cose eccezionali ma è arrivato a questo torneo privo di tanto allenamento. Vedo favorito lo spagnolo, leggermente, non tantissimo» 
Fabio Colangelo
ASICS ROMA

Ma non è un segreto che Berrettini fatichi contro i top 10, non solo negli Slam. Il suo bilancio è infatti di 9-22, ma tre di queste vittorie sono arrivate tra United Cup e Atp Cup. Riallacciandoci al discorso di prima, poi, tali successi non sono arrivati contro Djokovic o Nadal, bensì contro Bautista Agut e Khachanov. Paradossalmente, la vittoria più prestigiosa contro un top 10 è stata la prima, nel 2019 a Roma, contro un ex campione del torneo come Zverev. L’ultima vittoria, senza contare Atp Cup e United Cup, risale proprio al 2019, alle Atp Finals contro Dominic Thiem (peraltro già qualificato). Se le ambizioni di Matteo sono quelle di tornare in alto, allora è quanto mai necessario iniziare a battere questo tipo di avversari.

Un aspetto interessante di questa statistica all’apparenza demoralizzante per Berrettini riguarda però la superficie. Dei 33 confronti contro top 10, solamente quattro si sono disputati sull’erba e il bilancio è di 2-2. Certo, le due vittorie sono arrivate contro Khachanov, ma le due sconfitte contro due dei giocatori più forti di sempre quali Roger Federer e Novak Djokovic. Tuttavia, sull’erba Berrettini ha sicuramente più chance di far bene. Se poi serve come ha fatto in questa prima settimana di Wimbledon, allora i problemi aumentano esponenzialmente per i suoi avversari. Matteo non ha mai perso il servizio in tre partite (contro avversari del calibro di Sonego, De Minaur e Zverev), annullando le sole sei palle break concesse, ed ha vinto in media l’86% di punti con la prima di servizio.

Sorge dunque spontanea la domanda: cosa deve fare Berrettini per battere Alcaraz e che partita sarà? L’abbiamo chiesto ad alcuni coach della Asics Tennis Academy, esperti del circuito pro, che hanno risposto così. “Sarà un match totalmente aperto. Matteo sta giocando da paura, ha vinto tre buonissimi match contro giocatori ottimi e sull’erba sappiamo tutti quanto è forte, Dal punto di vista tecnico e della fiducia si è ripreso, l’unica incognita è legata al fisico. Matteo partirà un po’ sfavorito, ma ha più esperienza su erba e può giocarsela praticamente alla pari. Poi dipende anche da Alcaraz, che essendo giovane non ha molta esperienza sull’erba. Mi aspetta una sfida molto aperta” ha spiegato Alessandro Petrone.

Molto dipenderà dalle condizioni fisiche di Matteo perché sta facendo delle cose eccezionali ma è arrivato a questo torneo privo di tanto allenamento. La mia paura è che prima o poi possa risentirne di questa mancanza. Uno come Alcaraz riuscirà a farlo giocare un pochino di più e lo porterà a stancarsi un po’ di più. Anche se finora i match giocati non sono stati lunghi, sono stati duri mentalmente. La cosa buona è Alcaraz su erba non ha grande esperienza, come ha fatto vedere contro Jarry. Deve comprensibilmente ancora capire bene alcuni schemi e giocate da erba che invece Matteo ha molto più chiare – ha detto Fabio Colangelo – Il back di Berrettini su erba dà un fastidio pazzesco e darà fastidio un po’ anche ad Alcaraz. Non tantissimo perché è rapido e ha mano, però sicuramente non gli permetterà di spingere a tutta come gli piace fare. Se Berrettini serve come ha fatto in questi giorni diventa durissima anche per Alcaraz. Pur essendo molto più forte come valore assoluto rispetto ai tre avversari che ha battuto Matteo, se il servizio è questo diventa un problema anche per lui. Vedo favorito lo spagnolo, leggermente, non tantissimo”.

Credo, anche valutando un po’ come sta giocando, che Matteo possa portare a casa il match. Sta servendo bene e porta a casa tanti punti con la prima, inoltre quando riesce a giocare con il dritto è devastante. Se riesce a rispondere bene, specialmente da sinistra per poi portarsi al comando con il dritto, può portarla a casa. Sarà una bella battaglia. A mio avviso saranno fondamentali i colpi di entrata, per Matteo specialmente in risposta, dove può incidere trovando dei varchi sul servizio di Alcaraz” ha affermato Danilo Pizzorno. Infine, ha detto la sua anche Giorgio Galimberti: “Credo che Berrettini abbia ritrovato un po’ di fiducia nei propri mezzi, ha giocato ottimi match per arrivare a questo quarto turno. Di conseguenza la partita la gioca alla pari contro il numero uno al mondo che sull’erba può giocare bene ma non è la sua superficie preferita. Oso pronosticare un Berrettini in 4 o 5 set, poi ovviamente vedremo cosa dirà il campo”.