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IL RECORD

392 volte Fognini. Senza omaggi né sconti

Fabio Fognini diventa il tennista italiano ad aver vinto più partite nel circuito ATP. La prima vittoria risale al torneo del... primo titolo di Djokovic. Un traguardo ottenuto grazie a costanza e longevità, senza sconti né aiuti (ha avuto solo 5 wild card). Ma nella percentuale vittorie-sconfitte è in quinta posizione, in attesa di Sinner...

Riccardo Bisti
12 marzo 2022

I numeri hanno un pregio: non guardano in faccia a nessuno. Ma devono anche essere interpretati, altrimenti perdono valore. Non c'è dubbio che il traguardo raggiunto da Fabio Fognini sia di quelli da imprigionare in un articolo. Se n'è accorta anche l'ATP: approfittando della particolare configurazione del torneo di Indian Wells (con le 32 teste di serie esentate dal primo turno), si sono accorti che Fognini – uno dei giocatori di maggior prestigio in campo nella prima giornata – è diventato il tennista italiano più vincente di sempre. O meglio, quello che ha vinto più partite nel circuito maggiore. Superando in rimonta Pablo Andujar (battuto per la settima volta su nove) si è aggiudicato la vittoria numero 392 nel circuito maggiore, superando di una lunghezza Adriano Panatta. Visto che il ritiro non è ancora all'orizzonte, c'è da credere che possa intascare qualche altra decina di vittorie e staccare Andreas Seppi, superato la scorsa estate e unico in grado di impensierirlo sul breve termine.

Ma Fognini ha dalla sua l'età (tre anni in meno), unita alla sensazione che giocherà più partite di Andreas. Di certo potrà allungare sugli inseguitori, rendendo più lunga (e magari complicata) la rincorsa di Matteo Berrettini (119) e Jannik Sinner (90), le cui carriere sono ancora troppo giovani per avere numeri paragonabili ai suoi. Ma adesso è tempo di celebrare l'ex ragazzo di Arma di Taggia, che ha giurato di non essere al corrente del record prima di scendere in campo. “Non lo sapevo, credetemi. Sono solo statistiche, ma sono contento, adesso mi paragoneranno ai migliori. Adriano è stato un idolo quando ero giovane, ma non sono ancora arrivato alla fine. Continuo a lottare, vediamo cosa succederà”. La prossima lotta, la numero 736 della sua eterna carriera, è prevista oggi contro Nikoloz Basilashvili, finalista in carica del BNP Paribas Open. Indian Wells non gli ha mai portato troppa fortuna: in undici partecipazioni è giunto una sola volta agli ottavi, nel 2014, quando si arrese ad Alexandr Dolgopolov.

ASICS ROMA
«Non pensavo di vincere così tanto. Ma facendo un passo alla volta, un torneo alla volta... se ripenso alla mia carriera, ho fatto qualcosa di grande» 
Fabio Fognini

Fabio Fognini saluta i suoi sostenitori dopo il primato ottenuto a Indian Wells

Chissà che il 2022 non possa essere l'anno buono per fare un passo in più. In fondo anche lui ha buone memorie da quelle parti: proprio nel 2014 nessuno pensava che Flavia Pennetta potesse vincere il torneo. Fabio era nel suo box a fare il tifo, all'alba di una love story che sarebbe sbocciata qualche settimana dopo, come raccontato dallo stesso Fabio nella sua autobiografia Warning. A parte i successi, le emozioni e gli alti e bassi sfornati nel corso della sua carriera, Fognini è uno straordinario esempio di longevità. Abbiamo citato Dolgopolov: l'ucraino è più giovane di lui, eppure è già un ex tennista. Invece Fognini è ancora in pista ed è competitivo nonostante abbia affrontato diversi acciacchi, culminati nell'operazione a entrambe le caviglie del maggio 2020.

Una carriera che sta per festeggiare il ventennale: ha giocato il suo primo match professionistico nel settembre 2002 in un torneo Futures in Sardegna. Curiosamente perse contro Florian Allgauer, ex fenomeno junior, nonché ex tormento sentimentale della sua futura moglie. Ma se l'altoatesino non è mai andato oltre il n.216 ATP, lui è diventato il miglior tennista italiano dell'epoca Post-Panatta prima che arrivasse la rivoluzione firmata Berrettini e Sinner. Il primo a portare l'Italia tra i top-10 dopo tempo immemore. “Ad essere onesto, non pensavo di vincere così tanto – ha detto – ma facendo un passo alla volta, un torneo alla volta... se ripenso alla mia carriera, ho fatto qualcosa di grande. Inoltre sto bene: dopo l'Australia mi godo di più il tennis, anche se è dura viaggiare senza la mia famiglia. Ma non durerà per sempre, quindi sto provando a godermi gli ultimi momenti della carriera”.

Fabio Fognini ha vinto le sue prime partite nel circuito ATP nel 2006. Il primo titolo è arrivato a Stoccarda, nel 2013

Il talento di Fabio Fognini racchiuso in dieci minuti di spettacolo

Una carriera di cui può essere orgoglioso, soprattutto perché a inizio carriera non ha avuto troppi regali. Le prime cinque apparizioni di Fognini in un main draw ATP sono state frutto di altrettante qualificazioni. La prima risale al 2005, quando artigliò il main draw a Palermo prima di perdere contro il tedesco Daniel Elsner. Sono seguiti altri quattro tabelloni conquistati unicamente con le sue forze, peraltro con sorteggi mica da ridere: una volta Moyà, una volta Safin, un'altra (alla prima apparizione a Roma) Thomas Johansson. La prima partita vinta risale al luglio 2006 contro l'argentino Juan Pablo Guzman ad Amersfoort, nel torneo che sancì il primo titolo ATP di un certo Novak Djokovic, nato appena due giorni prima di lui. È stato l'inizio di una lunga avventura, con un altro dato di cui Fabio può essere fiero: in oltre 350 tornei giocati, ha avuto appena cinque wild card: Palermo 2006, Madrid 2008 e tre volte a Roma (2009, 2011 e 2012). Non gli hanno regalato nulla a inizio carriera, poi non è mai andato a cercare o elemosinare partecipazioni dell'ultim'ora.

Insomma, si è conquistato tutto con le sue forze, senza sconti. E di questo può essere orgoglioso, anche se il numero assoluto non rispecchia pienamente il suo ruolo nella storia del tennis italiano. Con il 53,33% di partite vinte sul totale di quelle giocate, Fabio si trova al quinto posto tra i giocatori italiani che hanno vinto almeno cento partite nel circuito. Hanno fatto meglio di lui Matteo Berrettini (primo) e tre quarti dei Moschettieri degli anni 70: Panatta, Barazzutti e Bertolucci. Questa classifica potrebbe essere rivoluzionata tra qualche settimana, quando Jannik Sinner raggiungerà le cento vittorie nel circuito. In questo momento vanta un bilancio di 90 vittorie e 45 sconfitte, con un lusinghiero bilancio del 66,66%. Il traguardo raggiunto da Fognini ci permette di fare un bilancio statistico di tutte le vittorie raggiunte dai tennisti italiani che sono entrati tra i top-100 ATP e a misurare la qualità delle vittorie stesse. I dati grezzi sono qui sotto: per commentarli e analizzarli in profondità ci sarà tempo.

ITALIA: BILANCIO VITTORIE-SCONFITTE NELL'ERA OPEN

Fabio Fognini 392 – 343 *
Adriano Panatta 391 – 244
Andreas Seppi 386 – 421 *
Corrado Barazzutti 317 - 231
Renzo Furlan 223 - 239
Andrea Gaudenzi 219 - 231
Paolo Bertolucci 198 - 147
Filippo Volandri 178 - 224
Gianuca Pozzi 175 - 259
Davide Sanguinetti 170 - 244
Potito Starace 162 - 193
Omar Camporese 150 - 157
Paolo Cané 133 - 130
Simone Bolelli 123 - 165
Matteo Berrettini 119 – 68 *
Francesco Cancellotti 114 - 118
Antonio Zugarelli 114 - 157
Paolo Lorenzi 110 - 185
Stefano Pescosolido 109 - 159
Claudio Panatta 105 - 143
Gianni Ocleppo 102 – 128
Jannik Sinner 90 – 45 *
Claudio Pistolesi 77 - 111
Lorenzo Sonego 75 – 75 *
Cristiano Caratti 72 – 117
Marco Cecchinato 63 -107 *
Laurence Tieleman 41 - 61
Daniele Bracciali 35 - 55
Flavio Cipolla 36 - 66
Lorenzo Musetti 31 – 30 *
Stefano Travaglia 30 – 53 *
Thomas Fabbiano 27 – 63 *
Gianluca Mager 25 - 35 *
Marzio Martelli 19 - 32
Salvatore Caruso 19 – 44 *
Massimiliano Narducci 18 - 27
Federico Luzzi 18 - 31
Stefano Galvani 18 - 37
Vincenzo Santopadre 17 - 29
Alessio Di Mauro 17 – 36
Alessandro Giannessi 13 - 21*
Gianluca Rinaldini 9 – 26

(*) Ancora in attività in singolare

PERCENTUALE PARTITE VINTE SUL TOTALE (*)

Matteo Berrettini 63,63%
Adriano Panatta 61,57%
Corrado Barazzutti 57,84%
Paolo Bertolucci 57,39%
Fabio Fognini 53,33%
Paolo Cané 50,57%
Francesco Cancellotti 49,13%
Omar Camporese 48,86%
Andrea Gaudenzi 48,66%
Renzo Furlan 48,27%
Andreas Seppi 47,83%
Potito Starace 45,63%
Gianni Ocleppo 44,34%
Filippo Volandri 44,28%
Simone Bolelli 42,71%
Claudio Panatta 42,34%
Antonio Zugarelli 42,06%
Davide Sanguinetti 41,06%
Stefano Pescosolido 40,67%
Gianluca Pozzi 40,32%
Paolo Lorenzi 37,29%

(*) La classifica tiene conto dei soli giocatori che hanno vinto almeno 100 partite nel circuito